In carcere a Belluno

Detenuto tira uno schiaffo a un poliziotto e gli lesiona un timpano

"La polizia penitenziaria non è carne da macello". La SAPPE richiama i vertici del DAP affinché creino le condizioni per ristabilire ordine e sicurezza nelle carceri

Detenuto tira uno schiaffo a un poliziotto e gli lesiona un timpano
Pubblicato:
Aggiornato:

Nella giornata di sabato, 27 aprile 2024, un detenuto straniero del carcere di Belluno ha aggredito uno dei poliziotti in servizio, tirandogli uno schiaffo sull'orecchio, da cui ha perso sangue. Il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria (Sappe) pretende regole più ferree dai vertici del DAP.

Aggressione in carcere a Belluno

Momenti di tensione al carcere di Via Baldenich a Belluno, quando nella giornata di sabato scorso, 27 aprile, un detenuto ha tirato uno schiaffo a uno degli agenti di servizio, facendogli perdere sangue da un orecchio.

Immediata è stata la denuncia del fatto ai vertici del Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria (DAP), da parte del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria (SAPPE), il quale ha richiesto misure più aspre nei confronti dei detenuti che non rispettano le regole.

La vicenda

A denunciare il fatto è stato Giovanni Vona, Segretario Nazionale per il Triveneto della SAPPE, il quale ha descritto per filo e per segno quanto successo:

"Sabato scorso, un detenuto nordafricano che stazionava di fronte il cancello della rotonda del carcere, rifiutava di rientrare in cella (ristretto a regime ordinario) con la pretesa di parlare con il Preposto di Polizia".

C'è da dire che tale rifiuto, come spiegato da Vona, si ricollega a dei fatti di un mese fa, quando lo stesso detenuto aveva mostrato dei comportamenti violenti nei confronti delle guardie, quando gli è stato negato di andare nel locale barberia fuori dall'orario di servizio.

"Tornando a sabato - continua Vona - al rifiuto di rientrare in cella da parte dell'Agente, il detenuto lo ha riconosciuto come colui che lo ha rapportato disciplinarmente e, ancora risentito, lo ha offeso e minacciato per poi, del tutto inaspettatamente, tirargli uno schiaffo sull'orecchio sinistro. Il collega è poi andato in infermieria, perché perdeva sangue dall'orecchio. In infermeria lo hanno mandato in ospedale, dove gli hanno diagnosticato la lesione del timpano, con venti giorni di prognosi".

La denuncia ai vertici DAP

L'episodio in questione ha fatto emergere gli elementi di tensione e violenza vissuti dai poliziotti in servizio al carcere di Belluno. E questo è stato ribadito dai rappresentanti SAPPE.

"È inaccettabile che un agente di Polizia Penitenziaria debba rischiare ogni giorno la propria incolumità ed essere soggetto ad aggressioni e violenze, solamente perché rappresenta lo Stato in un contesto nel quale la frangia violenta dei detenuti non ha alcuna remora a creare disordini, sommosse, eventi critici. Basta!", ha affermato Donato Capece, Segretario Generale del SAPPE. "È del tutto evidente che nelle carceri della Nazione e del Triveneto in particolare serve, forte ed evidente, la presenza dello Stato, che non può tollerare questa diffusa impunità, e servono provvedimenti urgenti ed efficaci!"

Obiettivo di questa denuncia è quella di raggiungere i vertici del Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria (DAP), nell'intento di ristabilire ordine e sicurezza nei carceri.

"Servono regole ferree per ristabilire ordine e sicurezza nelle carceri - continua Capece - attuando davvero quella tolleranza zero verso i detenuti violenti che, anche in carcere sono convinti di poter continuare a delinquere nella impunità assoluta!". "Qui serve forte ed evidente - reitera il sindacalista - la presenza dello Stato, che non può tollerare questa diffusa impunità, e servono provvedimenti urgenti ed efficaci!"

Seguici sui nostri canali