Droni in volo per ispezionare i dirupi, ma di Federico Lugato non c'è traccia
Non si fermano, rispondendo agli appelli della famiglia, le ricerche del 39enne veneziano, ma residente a Milano, disperso da giorni.
Oltre una sessantina di soccorritori in azione ieri in Val di Zoldo per le ricerche, ancora senza esito, di Federico Lugato. Oggi si riprende.
Droni in volo per ispezionare i dirupi
Oltre 60 soccorritori, tra Vigili del fuoco, Soccorso alpino Guardia di finanza, Polizia di stato con una squadra alpina di Moena, soccorso alpino e volontari, impegnati anche per tutta la giornata di ieri, venerdì settembre 2021, in Val di Zoldo per la ricerca di Federico Lugato, il 39enne uscito di casa giovedì 26 agosto per un’escursione fino al bivacco Baita Angelini e mai più rientrato.
Ieri le ricerche si concentrate nella verifica di dirupi con ispezione dei luoghi con i droni dei vigili del fuoco e con calate dei soccorritori. Impegnate nelle ricerche i nuclei cinofili. Nella giornata di oggi, sabato 4 settembre, i vigili del fuoco e gli altri soccorritori ispezioneranno altri possibili itinerari intrapresi dall’escursionista.
LEGGI ANCHE:
Video appello della moglie e raccolta fondi per trovare Federico scomparso in Valzoldana
In particolare ieri sono state battute la parte bassa della Val Prampera verso Forno di Zoldo, da Casera di Mezzodì verso l'abitato e da sopra il Rifugio Sora'l Sass a scendere. I droni hanno sorvolato le rocce sottostanti il Rifugio e hanno volato nell'area del Castel de Moschesin, dove nei giorni scorsi anche l'elicottero aveva effettuato delle perlustrazioni. Oggi come detto nuova ricerca con ritrovo al campo base di Pralongo.