Frana Seren, costretti a camminare 2 km per tornare a casa: oggi il ripristino della strada
Il maltempo delle settimana scorse aveva creato un vasto dissesto con diversi disagi per gli abitanti di quelle zone
Intervento in somma urgenza a Seren del Grappa.
Frana Seren, costretti a camminare 2 km per tornare a casa: oggi il ripristino della strada
Sono cominciati oggi i lavori di messa in sicurezza di un vasto dissesto generatosi in Valle di Seren. Le piogge da record dell’8 ottobre scorso infatti avevano compromesso la strada in località Segat che porta a una serie di seconde case e a una residenza abitata stabilmente. E due persone sono state costrette a percorrere a piedi quasi 2 chilometri per tornare a casa nelle ultime settimane. Con l’avvio dell’intervento, oggi, il transito è stato ripristinato.
“La Provincia si è attivata subito per una somma urgenza, dopo che abbiamo interessato la struttura della difesa del suolo - spiega il sindaco di Seren del Grappa, Dario Scopel - In pochi giorni, tra sopralluogo e avvio dei lavori, abbiamo consentito alla famiglia residente in località Segat di usare senza interdizioni la strada per raggiungere la propria abitazione”.
IL DISSESTO
Il maltempo dell’8 ottobre, con precipitazioni che in Valle di Seren hanno raggiunto un cumulato di oltre 300 millimetri, hanno causato uno smottamento importante sulla strada di Segat. E hanno danneggiato due guadi su un corso d’acqua secondario, che è tracimato con apporto solido.
I LAVORI
La Provincia è stata in sopralluogo con il sindaco già nei primissimi giorni successivi al maltempo. Gli uffici della difesa del suolo hanno valutato e progettato i primi interventi per la riapertura della strada. In particolare, la sistemazione di un dissesto a valle della viabilità, con la realizzazione di scogliere; la pulizia e lo sgombero di un primo guado eroso e sottoscavato; e poi un ulteriore sistemazione di un secondo guado danneggiato in maniera più grave, dove l’acqua ha coinvolto anche la viabilità forestale che porta ai lotti boschivi. Prevista anche la sistemazione di un nodo idraulico a monte per evitare che l’acqua esca dal compluvio e scenda a valle aggravando i dissesti.
“La prima stima degli interventi si aggira sui 100mila euro. Serviranno circa tre settimane di lavori - spiega il consigliere provinciale delegato alla difesa del suolo Massimo Bortoluzzi - Questo genere di lavori sono funzionali a garantire vivibilità anche a zone marginali e scarsamente abitate. Purtroppo la fragilità del territorio ci mette di fronte alla necessità di interventi a seguito di eventi meteo dannosi sempre più frequenti. Proprio per questo ci auguriamo che i grandi concessionari idroelettrici con i quali siamo in causa assieme alla Regione Veneto inizino a pagare le nuove quote dei canoni idrici che non hanno mai versato. Così potremmo far fronte a tutte le situazioni di emergenza, oltre a tutti gli interventi necessari per la messa in sicurezza del territorio”.
La conclusione del sindaco.
“Ringrazio la Provincia e tutta la struttura della difesa del suolo per la celerità dell’intervento - conclude il primo cittadino Scopel -. Avremmo bisogno, come territorio, di maggiori risorse per opere di prevenzione. Opere che anche in questo caso, dove erano state realizzate, si sono dimostrate efficaci e funzionali”.