Frane sulla Croda Marcora: tre nuovi cedimenti, ma l’Alemagna resta aperta
Zaia pubblica il video, i geologi tengono sotto osservazione la parete

Una nuvola di polvere ha avvolto in settimana i versanti alti della Croda Marcora, dove si sono verificati tre nuovi distacchi rocciosi. I crolli non hanno interessato aree abitate né interrotto la viabilità: la statale Alemagna è rimasta regolarmente aperta.
Zaia posta il video sui social
A rilanciare l’allerta è stato il presidente del Veneto, Luca Zaia, che ha pubblicato un video sui social per documentare l’evento e invitare gli escursionisti alla massima prudenza.
Secondo il geologo Luca Salti, si tratta di fenomeni di assestamento tipici della stagione estiva, favoriti dalle alte temperature e dallo scioglimento del permafrost, il terreno perennemente ghiacciato che tiene coese le pareti rocciose. Eventi simili, ha ricordato, si sono già verificati negli anni scorsi anche su altre cime dolomitiche come Pelmo e Civetta.
Il monitoraggio
La parete è attualmente monitorata da laser ad alta precisione, in grado di segnalare qualsiasi movimento anomalo e attivare tempestivamente le misure di emergenza.
Sul fronte viabilità, il consigliere provinciale Massimo Bortoluzzi, delegato alla difesa del suolo, ha rassicurato che i cedimenti si sono verificati oltre i 2.000 metri di quota, senza impatti diretti su strade o infrastrutture.
Resta però alta la soglia di attenzione. L’episodio ricorda quanto avvenuto lo scorso 29 giugno, quando un distacco simile “imbiancò” San Vito di Cadore e anticipò una colata detritica nei giorni successivi. Con il caldo record di queste settimane, il rischio di nuovi cedimenti spontanei interessa ora l’intero arco dolomitico.