"Frenare" la cascata di Fanes per recuperare il corpo del turista morto
Sarà installato uno scudo per proteggere i sub e consentirgli di ripescare il cadavere dal torrente.
Non si riesce a recuperare il corpo Alfonso Maria Lostia, il 38enne di Roma in vacanza con la moglie che a Ferragosto è caduto in un catino delle cascate di Fanes dopo esser scivolato per 70 metri da un ponticello, investito da una bomba d'acqua.
Recuperare il corpo del turista morto
I sommozzatori ci provano da giorni, ma proprio non ce la fanno. Troppo forte la corrente. E così, per restituire le spoglie del turista ai suoi famigliari, i soccorritori hanno ideato un piano per "frenare" l'impeto della cascata.
"Frenare" la cascata di Fanes
In pratica, l'idea è di piazzare sotto al getto della cascata una barriera, un piano d'acciaio che ne attutisca la potenza. Tecnicamente, un "dissipatore sommerso", uno scudo insomma per proteggere i sub e consentirgli di recuperare il cadavere.