Il drago di Vaia è stato ridotto in cenere, forse un atto doloso

Il simbolo della rinascita del territorio opera dello scultore vicentino Martalar è stato divorato dalle fiamme

Il drago di Vaia è stato ridotto in cenere, forse un atto doloso
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E' stata attivata una raccolta fondi per ricostruire l'opera

Il drago di Vaia è stato ridotto in cenere, forse un atto doloso

Il drago di Vaia dell'artista vicentino di Roana Marco Martalar è stato distrutto dalle fiamme. L'opera realizzata nel 2021 con 2mila pezzi di larice, raccolti e assemblati con maestria in un mese di lavoro, è stato ridotto in cenere. A Magrè di Lavarone dove svettava in tutta la sua imponente bellezza, adesso non rimane che un cumulo di cenere. Era il simbolo della rinascita dopo la tempesta Vaia che aveva flagellato la zona nel 2018. Le forze dell'ordine non escludono che l'incedio sia di natura dolosa.

L'allarme è scattato verso le 22 di ieri, martedì 22 agosto 2023: l'alta colonna di fumo era visibile in lontanza e in molti hanno visto le fiamme alzarsi nel cielo.

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"Cosa avrai fatto di tanto male?
Il drago non è mio è da subito stato di tutti, della comuntià di Lavarone, dell`Alpe Cimbra e di tutte le persone che lo hanno amato in questi anni. Sei stato presenza scomoda ingombrante ma non può essere diversamente per un drago, ho solo una speranza che quello che è successo sia stato un errore per quanto stupido e non un atto voluto. Il risultato non cambia ma moralmente mi sentirei più tranquillo nel sapere che non vi sono persone che girano a Lavarone capaci di far sparire una cosa così bella.Saremo più forti della stupidità e non ci faremo prendere da rabbia, rancore.La giustizia farà il suo corso ma quale può essere la pena per aver ucciso un Drago?"

La raccolta di fondi per far rinascere il drago

Il sindaco Isacco Corradi si sfoga sui social lasciando liberi i suoi pensieri. Adesso resta l'amarezza di un simile gesto. Ma questo sentimento di impotenza davanti ad un simile gesto, non l'ha fermato, anzi è stato proprio lui il promotore della raccolta di fondi "Drago di Vaia DEVI rinascere"  https://gofund.me/d6a7f141

"Oggi 22 Agosto alle 21.30 il DRAGO VAIA sparisce sotto le fiamme- si legge sulle motivazioni che hanno spinto Corradi a cercare fondi per far rinascere il drago- che sia stato per una foto artistica o per atto doloso è in ogni caso STUPIDITA' umana dettata dall'ego. Incapacità di apprezzare stando fermi ed in silenzio... In questi 3 anni ho visto persone arrampicarsi, rovinarlo ma mai avrei pensato si arrivasse a tanto.

Con sacrificio ed impegno avevamo costruito un percorso ed un progetto educativo molto importante, purtroppo la stupidità umana ha rovinato qualcosa di bello...Molti ci hanno chiamato e in tanti questa notte hanno dato disponibilità ad aiutare. (sto scrivendo direttamente dal drago qui guardando la cenere che ne resta)

Non vogliamo darla vinta a chi ha fatto questo, dobbiamo ripartire più forti di prima. Come la caduta dell`Avez ha permesso di costruire il drago e avviare il progetto ANIMA, questo evento catastrofico sarà un ripartenza, una rinascita. Per farlo chiediamo l'aiuto a tutti gli amici del drago e siete in tantissimi così che si possa ripartire subito, non vogliamo far vincere la paura e la tristezza.Non ci faremo prendere dallo sconforto o dalla rabbia.Questa era una cosa bella e nessuno ce la porterà via!"

Raccolti quasi 4mila euro in poche ore

E il suo appello n0n è rimasto inascoltato: in poche ore sono stati raccolti qussi 4mila euro e non mancano i commenti di chi condanna un gesto simile, uno sfregio ad un'opera che ormai era un simbolo della rinascita di un territorio.

"Quanto miserabile dev'essere chi distrugge un'opera-simbolo com'era questo Drago, realizzato a Lavarone con gli schianti della tempesta Vaia dall'artista di Roana Marco Martalar scultore. Un lavoro immenso, durato mesi, creando il drago in legno più grande del mondo, alto 6 metri e lungo 7, con 3.000 viti e 2.000 scarti di arbusti per realizzarlo.A chi l'ha distrutto dico solo una cosa: VERGOGNATI."

“L’ultimo tramonto del Drago Vaia, dopo un concerto all’alba che strepitoso risuonava nel vento… un dolore grande.Inorridita. Sconvolta. Ferita dalla pochezza, dalla cattiveria, dalla superficialità. Siete solo animali e di quelli associali. Dolore, rabbia e impotenza, in questo momento penso a Marco, a chi aveva dato un’anima a quel legno, e una voce a Lavarone. Addio Drago Vaia, l’unica cosa che mi consola è sapere che la tua anima era abituata al fuoco.”

 

 

 

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