Il video del falso invalido che ha truffato l'Inps per 200mila euro
In pubblico fingeva la più totale incapacità di deambulare, utilizzando una carrozzina per muoversi mentre, all’interno della propria abitazione camminava senza alcuna difficoltà.
Le voci sulla presunta falsa invalidità di un 49enne residente a Belluno stavano diventando sempre più insistenti negli ultimi mesi.
Scoperto un falso invalido
L’attività investigativa dell’Arma di Belluno ha permesso di accertare infatti che l’uomo in questione, mentre si trovava in pubblico fingeva la più totale incapacità di deambulare, utilizzando una carrozzina per muoversi mentre, all’interno della propria abitazione camminava senza alcuna difficoltà. L’uomo infatti è stato visto mentre saliva le scale senza alcuna difficoltà, mentre spostava dei pesi e attrezzi, mentre scaricava dei bancali in legno dalla propria vettura ma non solo.
L’uomo è stato visto mentre usava un decespugliatore per tagliare la siepe o per falciare il prato e mentre saltellava allegro durante la manutenzione della piscina. Addirittura in un’occasione circolava a bordo di una scooter.
La prima visita medica
Durante la prima visita medica che è stata eseguita nel 2012, veniva riscontrata una Paraplegia da lesione midollare con il riconoscimento, da parte della Commissione Medica, di una “totale e permanente invalidità lavorativa al 100% e con impossibilità di deambulare senza l’aiuto permanente di un accompagnatore”.
Al 49enne era quindi stata riconosciuta una pensione di invalidità di 1400 euro mensili, più un ulteriore contributo per le cure domiciliari da parte della Regione Veneto pari a 800 euro mensili, il tutto per un totale di 2200 euro mensili.
La visita straordinaria
Durante l’ultima visita medica straordinaria, che è stata effettuata nel novembre del 2020, che era stata sollecitata dagli investigatori, l’uomo si era presentato in carrozzina accompagnato dalla moglie e aveva continuato a fingersi impossibilitato a deambulare autonomamente e anche nel riuscire a mantenere la posizione ortostatica. All’esito della visita, gli era stata diagnosticata una paraparesi di grado medio con una invalidità civile solamente del 70% che non dava diritto ad alcun trattamento pensionistico/assegno di invalidità.
Nei giorni scorsi i militari hanno proceduto con un blocco cautelativo di parte dei beni. L’ipotesi di reato a carico dei falsi invalidi si configura nella “truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche “ /articolo 640 bis cp).
Ha "intascato" ben 200mila euro
L’uomo è stato denunciato in concorso con la moglie, occupata in un’azienda della zona, per aver assecondato e avallato per tutto il tempo il marito nella simulazione della sua incapacità totale a deambulare e nell’accompagnarlo in ogni suo spostamento con la corrozzina, tanto da usufruire di congedi straordinari Inps e permessi retribuiti per l’assistenza ai familiari disabili (ex legge 104/1992). Qualora le ipotesi accusatorie fossero confermate, l’Inps potrebbe richiedere la restituzione delle somme indebitamente percepite che ammontano a circa 200mila euro.