In Veneto già aperti nuovi reparti Covid e terapie intensive. Scuole, chiuso un altro distretto
I numeri continuano a crescere in modo rapido.
Punto stampa da Marghera con l’assessore Lanzarin e il dottor Flor (assente giustificato Zaia). I numeri continuano a crescere in modo rapido.
Il bollettino
43.293 tamponi in più ieri, +1.561 positivi (con incidenza del 3,60% sui tamponi fatti), ricoverati 1504 (+48), di cui in area non critica 1338 (+42) e 166 (+6) in terapia intensiva, morti +14, dimessi +62.
“Ieri abbiamo avuto un incontro con i medici di medicina generale per chiusura dell’accordo che prevede la loro partecipazione attiva alla campagna vaccinale – ha spiegato l’assessore Manuela Lanzarin, in sostituzione del presidente Zaia assente per una riunione urgente – Abbiamo definito l’accordo generale ieri con loro, recependo quello nazionale”.
“Ci potrebbero essere tre tipologie di vaccinazioni: a domicilio, ambulatoriale, in strutture messe a disposizione di comuni o aziende sanitarie. Ci hanno chiesto un giorno per rivedere i contenuti, che comunque sono condivisi. Martedì prossimo dovremmo riuscire a chiudere portando la delibera in Giunta”
L’assessore ha poi confermato che, come già avvenuto nei giorni scorsi, si aggiunge un altro distretto regionale che ha superato la soglia di 250 contagi per 100mila abitanti e in cui quindi chiuderanno le scuole dalla seconda media in su: si tratta del distretto dell’Alto Vicentino. Il dato è di 258 su 100mila.
Flor su vaccini e ricoveri in ospedale
Ha preso poi la parola il dottor Flor, che ha aggiornato sulla situazione negli ospedali
“E’ il secondo giorno che saliamo di 50 ricoveri, siamo in piena epidemia. Stiamo ragionando con le aziende sanitaria e abbiamo già aperto nuove terapie intensive e nuovo reparti Covid. Stiamo già valutando, come previsto dal Piano di sanità pubblica, anche la sospensione di alcune attività sanitarie”.
“Noi ad oggi abbiamo vaccinato 446mila persone – ha proseguito il direttore – Da oggi faremo circa 20mila persone al giorno ma ci prepariamo ad un ritmo di 50mila al giorno da fine marzo, quando dovrebbero arrivare i nuovi vaccini”.
Previsto un rafforzamento di persone in servizio e orari nei punti vaccinali, con l’inoculazione anche delle dosi di AstraZeneca.