Morta in casa dopo una settimana di febbre: la 39enne Ilenia non era vaccinata
Il marito era positivo al Covid, lei era in attesa di fare un tampone...
Aveva la febbre da una settimana. E poi tosse, mal di gola. Insomma, sintomi Covid. Il marito, poi, Omar, era risultato positivo al Covid il 27 dicembre. Lei, però, Ilenia Turrin, 39enne di Feltre, non è riuscita nemmeno a farlo il tampone: è morta dopo una settimana dall'insorgere dei sintomi. Entrambi non erano vaccinati.
Morta in casa dopo una settimana di febbre: la 39enne Ilenia non era vaccinata
Due giorni dopo l'esito positivo del tampone del marito anche la moglie ha iniziato ad avere la febbre. Avrebbero dunque chiamato il medico di base che l'ha indirizzata alla Ulss di competenza. Ma con l'hub tamponi di Feltre che il 31 risultava chiuso, l'unica possibilità era di andare a Belluno, con un viaggio di 35 minuti.
E i due non se la sentivano, anche perché lei, senza patente, aveva bisogno di qualcuno che la accompagnasse. Aveva dunque deciso di attendere la possibilità di fare un tampone a Feltre, il 7 gennaio. Ma non ce l'ha fatta. Tachipirina e analgesici non hanno funzionato: i sintomi sono continuati, e le condizioni generali della donna sono peggiorate rapidamente.
Nella notte tra il 5 e il 6, poi si è consumata la tragedia. Il marito ha sentito un respiro più affannoso, si è voltato si è accorto che la moglie aveva perso conoscenza. Ha chiamato il 118 e ha provato a praticare un massaggio cardiaco. Ma non c'è stato nulla da fare. Secondo l'Ulss, però a dispetto di quanto riferito dai famigliari, la situazione sarebbe stata un po' diversa.
Durante tutto il periodo natalizio è sempre stato attivo almeno un punto tamponi, i servizi di primo intervento h24 territoriali e ospedalieri. L'azienda ha riferito che la 39enne avrebbe chiamato una sola volta il medico di medicina generale, spiegando di essere entrata in contatto con il marito positivo e di essere asintomatica.
Il dottore avrebbe concordato con la donna di essere ricontattata per aggiornamenti e per il monitoraggio. Ma non sono stati più eseguiti contatti telefonici con il medico di famiglia, né sarebbero giunte notizie del peggioramento clinico. La successiva chiamata è stata effettuata troppo tardi, quando il 118 ha dovuto constatare il decesso.