Situazione assurda

Ospedale nega il trapianto di polmone a un No vax bellunese

Il 56enne non si fida del siero anti Covid. Ma per il Centro trapianti è necessario essere immunizzati per procedere. E lui non ne vuole sapere...

Ospedale nega il trapianto di polmone a un No vax bellunese
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Del vaccino anti Covid non ne vuole sapere. Per lui dentro il siero ci sono i microchip... E per l'ospedale tale condizione è incompatibile con l'inclusione nel programma di trapianto.

Ospedale nega il trapianto di polmone a un No vax bellunese

Non si definisce un No vax. Ma il Centro trapianti rivela che secondo il paziente, nel siero anti Covid ci sarbbero microchip. E per questo motivo è stato escluso dal programma di trapianto. Protagonista della vicenda un bellunese 56enne malato di fibrosi interstiziale bronchiolocentrica da diversi anni. Da prima del Covid, per intenderci. Tanto da aver seguito per anni un percorso di cura anche avvalendosi di terapie sperimentali.

Ora, però, nonostante sia costretto all'ossigeno 24 ore su 24, ha smesso di "combattere". Perché se l'unica soluzione per guarire è un trapianto di polmone, la stessa pratica, gli è vietata. Proprio per la sua volontà espressa nero su bianco di non volersi sottoporre all'immunizzazione anti Covid. L'uomo si è ammalato lavorando nei cantieri per la costruzione di gallerie e passanti ferroviari in Lombardia e in Veneto. Poi sono comparsi i primi sintomi e si è rivolto alla sua Ulss, quella del Bellunese. Ma è stato subito indirizzato verso l'ospedale di Trevis che ha sua volta l'ha inviato a Padova dove esiste un importante centro trapianti di polmone.

Per sette anni ha seguito un programma specifico, anche sperimentale, ma le condizioni si sono comunque aggravate e l'unica soluzione possibile è apparsa il trapianto. Ma poi è arrivata la pandemia... E lì la situazione è precipitata. Perché i medici gli hanno espresso la condizione necessaria per essere sottoposto al trapianto: essere vaccinati contro il Covid. Il motivo è semplice: il Covid è un virus che colpisce i polmoni.

Eseguire un trapianto di polmone su un non vaccinato lo espone a una possibilità di morire cinque volte più alta rispetto a chi è immunizzato. Si rischia dunque di mettere a repentaglio la vita del paziente ma anche il buon uso futuro dell'organo donato. Ma le ragioni non sono servite e l'uomo si è ritirato dal programma di cura. O meglio, il Centro trapianti l'ha dichiarato non idoneo al programma in questione.

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