Pasqua a Cortina, famiglia padovana separata dai controlli
Dopo due giorni nella località ampezzana i controlli separano marito e moglie.
Un imprenditore padovano, in barba ai controlli, ha riunito la sua famiglia a Cortina, nella casa in montagna. I controlli al ritorno, però, hanno separato la famiglia fino al termine dell'emergenza.
Pasqua nella seconda casa: famiglia separata
Un imprenditore di Padova, nonostante i divieti, ha deciso di riunire la famiglia per Pasqua e passare due giorni in montagna in Ampezzo, nella casa in montagna. Tutto sarebbe filato liscio se i controlli sulla via del ritorno non avessero svelato la trasferta pasquale.
Per tornare a casa, infatti, l'imprenditore ha programmato due auto. Lui è tornato con la madre, esibendo agli agenti un documento in cui attestava che stava tornando a Padova per lavoro. Nella seconda auto invece viaggiavano la moglie e il figlio senza però nessuna motivazione che giustificasse il loro spostamento. La Questura ha fatto controlli sula dichiarazione dell’uomo e ha scoperto che non vi era alcuna necessità inderogabile per lo spostamento, sanzionandolo. E' andata peggio alla moglie che è stata costretta a invertire la marcia e a tornare a Cortina.
Oltre al danno, la beffa. La famiglia ora resterà divisa fino alla fine del periodo di divieto degli spostamenti.