Scatta la denuncia

Pellet contraffatto, la Finanza ne sequestra oltre 36mila kg nell'Agordino

Non era conforme alla certificazione di qualità europea. Denunciato per frode il legale rappresentante della società coinvolta.

Pellet contraffatto, la Finanza ne sequestra oltre 36mila kg nell'Agordino
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Nel contrasto alla contraffazione e all’abusivismo commerciale, i militari della Tenenza di Agordo hanno portato a termine un’operazione finalizzata al contrasto del diffuso fenomeno illecito della commercializzazione di pellet con marchio di qualità ENplus® falsamente dichiarato come certificato.

Pellet contraffatto, la Finanza ne sequestra oltre 36mila kg

Nell’ambito del dispositivo operativo per il contrasto alla contraffazione e all’abusivismo commerciale predisposto dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Belluno, i militari della Tenenza di Agordo hanno portato a termine un’operazione finalizzata al contrasto del diffuso fenomeno illecito della commercializzazione di pellet di legno con marchio di qualità ENplus® falsamente dichiarato come certificato, ponendo sotto sequestro oltre 36mila kg di prodotto.

Più nello specifico, gli uomini delle Fiamme Gialle agordine hanno individuato sul territorio una società operante nel settore della commercializzazione di prodotti combustibili ove venivano stoccate per la vendita diverse categorie merceologiche della specie, tra le quali pellet confezionato in sacchi plastificati del peso di 15 kg ciascuno.

Materiale non idoneo

Dai minuziosi approfondimenti esperiti è emerso che il prodotto confezionato riportava graficamente caratteristiche tecniche ed indicazioni informative difformi con quelle accreditate dallo schema di certificazione ENplus®, marchio licenziato per l’Italia dall’Associazione Italiana Energie Agroforestali nella specifica categoria merceologica, risultando così non solo idoneo a trarre in inganno il consumatore finale rispetto alla qualità della merce ma anche potenzialmente nocivo e pericoloso per la salute.

Tutto sequestrato

I Finanzieri hanno così sottoposto a sequestro l’intero carico, pari ad oltre 2.400 confezioni risultate già pronte per la commercializzazione al dettaglio, segnalando il rappresentante legale della società alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Belluno per il reato di frode nell’esercizio del commercio, mentre le indagini rivolte alla ricostruzione della filiera commerciale di approvvigionamento del prodotto sequestrato ed alla potenziale individuazione di altre imprese sospettate di operare con analoghe modalità fraudolente sono tuttora in corso.

L’operazione in rassegna si inserisce nel più ampio contesto operato quotidianamente dal Corpo in materia di tutela del mercato dei beni e servizi al fine di preservare la competitività delle imprese nazionali, operanti nello specifico settore, dalla diffusione di prodotti non conformi agli standards di sicurezza imposti dalla normativa nazionale ed europea, a contrasto dei pericolosi fenomeni distorsivi della concorrenza ed a tutela di tutti gli imprenditori virtuosi che operano nella provincia

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