Primo intervento notturno dell'elisoccorso: trasferita in ospedale una donna colta da emorragia cerebrale
Il presidente Zaia: "Servizio fondamentale a beneficio dei cittadini nelle zona più difficilmente raggiungibili"
Ieri sera l’elicottero del Suem 118 della Regione de Veneto ha compiuto il primo intervento con volo notturno in provincia di Belluno. L’elisoccorso è stato attivato per il trasferimento alla Terapia Intensiva Neurochirurgica dell’ospedale Ca’ Foncello di Treviso di una paziente, giunta la sera stessa al Pronto Soccorso di Belluno, colta da emorragia cerebrale e in condizioni progressivamente critiche. Per la missione l’equipaggio era composto da pilota, copilota, medico anestesista e infermiere. All’arrivo nel nosocomio trevigiano, la paziente ha raggiunto il letto già predisposto in terapia intensiva dove è tutt’ora ricoverata.
Primo intervento notturno dell'elisoccorso: trasferita in ospedale una donna colta da emorragia cerebrale
Il volo notturno dell’elisoccorso è attivo nel Veneto da tre giorni, di base a Treviso. L’avvio è stato reso possibile dal nuovo contratto regionale stipulato a luglio scorso, aprendo l’avvio di tutte le operazioni preliminari all’inizio del servizio.
La programmazione regionale ha previsto il servizio di volo notturno con base a Pieve di Cadore al servizio delle ULSS 1, 2, 3 e 4. Poiché la realizzazione dell’eliporto dell’ospedale di Pieve di Cadore non è conclusa e nel bellunese non sono presenti altre strutture conformi alle normative aeronautiche che disciplinano il volo notturno, per non dilazionare ulteriormente l’avvio del servizio l’attività è stata assegnata temporaneamente all’ULSS 2 Trevigiana.
“Il primo volo notturno dell’elicottero del Suem 118 su Belluno è il risultato di un importante lavoro tecnico e amministrativo – sottolinea il Presidente della Regione del Veneto -. Come previsto dalla programmazione, l’obbiettivo è quello di basarlo nel Bellunese ma in attesa che ci siano le strutture per concretizzare questa prospettiva ritenendo il servizio una priorità per la salute e la sicurezza dei cittadini, lo abbiamo avviato appena possibile, sfruttando l’eliporto di Treviso”.
L’attività copre già le province di Belluno e Treviso e nei prossimi giorni la copertura sarà estesa all’Altopiano di Asiago e al Veneziano con particolare interesse per le aree più periferiche dell’ULSS 4 la zona meridionale dell’ULSS 3.
“Abbiamo la certezza che con l’elisoccorso notturno stiamo dando un servizio fondamentale proprio alle zone più difficilmente raggiungibili, montane e lagunari della nostra regione – continua il Presidente -. Non sarà la soluzione assoluta e definitiva in tutti i casi. È un servizio, infatti, che richiede condizioni indispensabili, a cominciare da quelle atmosferiche favorevoli ma di fronte alle emergenze, come conferma il primo volo di ieri sera, si abbattono considerevolmente le distanze anche nelle ore più buie della giornata e della notte con una capacità di intervento fino ad oggi non possibile”.