Re degli insaccati usuraio, confermata in appello la condanna a due anni per Angelo Bonazza
Aveva prestato soldi, tra il 2000 e il 2008, con tassi attorno al 10, 15 per cento. In un caso si era arrivati al 70 per cento annuo.
Aveva prestato denaro con tassi insostenibili. E ora per il re degli insaccati è arrivata la decisione in appello: confermata la condanna a due anni per l’80enne Angelo Bonazza.
Re degli insaccati usuraio
L’imprenditore attivo nel settore della carne Angelo Bonazza, oggi 80enne, è stato condannato a due anni di reclusione per il reato di usura. Nei confronti del re degli insaccati, titolare dell’omonima azienda a Tessera, proprietario della trevigiana Bechèr e dello stabilimento bellunese di speck Unterberger, dunque, è arrivata la conferma della condanna in appello.
Prestiti di denaro
Nello specifico, la vicenda giudiziaria si riferisce a prestiti di denaro chiesti tra il 2000 e il 2008 da un florovivaista e dai suoi familiari, che hanno riferito di tassi usurai attorno al 10-15 per cento mensile. In realtà, però, la sotto la lente sarebbe finito un solo prestito usuraio, con un tasso annuo del 70%.