“Ritardata mentale, vai a prostituirti”, insultano la figlia per anni, ora chiedono lo psicologo
I maltrattamenti sarebbero iniziati quando era ancora una bambina di 6 anni. I genitori, residenti in provincia di Belluno, devono rispondere di maltrattamenti aggravati in concorso
Avrebbero maltrattato e insultato la figlia, classe 2008, per buona parte della sua esistenza.
“Ritardata mentale, vai a prostituirti”, insultano la figlia per anni, ora chiedono lo psicologo
Insulti verbali, parolacce, ma non solo. Secondo la Procura della Repubblica di Belluno, i genitori, residenti in provincia di Belluno, le avrebbero messo anche le mani addosso.
“Deficiente, ritardata mentale, impiccati a un albero, vai a prostituirti”. Sarebbero state queste alcune delle offese ricevute dalla ragazza. Durante una discussione con il figlio maschio, in cui la ragazza era intervenuta per proteggerlo, il padre l’avrebbe spinta e presa per il collo.
Gli insulti sarebbero stati ricevuti da entrambi i figli: “Non servite a nulla, dovete morire”.
A seguito di alcune litigate, in cui l’uomo arrivava a lanciare e a rompere piatti, bicchieri, telefoni e in generale ciò che gli capitava sottomano, i ragazzi venivano lasciati senza pranzo o senza cena.
La mamma è imputata di maltrattamenti aggravati in concorso. Non avrebbe fatto le stesse cose del marito, ma non avrebbe nemmeno tentato di fermarlo. Il pubblico ministero Alberto Primavera, titolare del fascicolo, ha parlato di “comportamenti diversi ma convergenti”, iniziati quando la figlia aveva appena 6 anni.
Il processo inizierà in Tribunale a Belluno il 17 aprile 2024. I genitori, nel frattempo, su istanza dei loro legali, seguiranno un programma predisposto dal Centro di giustizia riparativa e, a breve, cominceranno un percorso con gli psicologi.