Santo Stefano, auto e manichini per riprodurre l'incidente e capire cos'è successo
L'esperimento giudiziale è stato disposto dalla magistratura per riprodurre lo scenario nel quale lo scorso 6 luglio si verificò il terribile incidente
Che visibilità aveva l'automobilista prima dell'incidente?
Santo Stefano, auto e manichini per riprodurre l'incidente e capire cos'è successo
Si è svolto oggi, martedì 10 ottobre, a Santo Stefano di Cadore, alla presenza dei periti e dei consulenti delle parti e del procuratore della Repubblica di Belluno, Paolo Luca, l'esperimento giudiziale disposto dalla magistratura per riprodurre lo scenario nel quale lo scorso 6 luglio si verificò l'incidente che costò la vita a tre persone.
Nella circostanza morirono Marco Antonello, 48 anni, il figlio Mattia (2) e la nonna di questo, Mariagrazia Zuin (65), di Favaro Veneto (Venezia), travolti dall'automobile condotta da Angelika Hutter, 33enne tedesca poi arrestata.
L'iniziativa giudiziaria intende cercare di chiarire, attraverso l'uso di manichini e di un'automobile di massa e cilindrata analoga e lanciata alla velocità ricavata dalle precedenti perizie, quali condizioni di visibilità potesse aver avuto la conducente che non risultò aver assunto stupefacenti o alcolici oppure essere stata distratta da attività sul proprio telefono cellulare.