gli interventi

Sass de Stria: 70enne scivola sul sentiero, il marito prova a prenderla ma cade anche lui per 5 metri

Subito dopo il primo intervento, l’elicottero è stato dirottato sulla Moiazza, per soccorrere uno scalatore caduto sul secondo tiro del Colatoio Bonetti

Sass de Stria: 70enne scivola sul sentiero, il marito prova a prenderla ma cade anche lui per 5 metri
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È stata una mattinata di lavoro intenso per il Soccorso alpino del Suem di Pieve di Cadore, con due interventi di rilievo in poche ore sulle montagne venete. Il primo ha coinvolto una coppia di escursionisti bolognesi, caduti sul sentiero che sale al Sass de Stria, in Alta Badia.

Sass de Stria: 70enne scivola sul sentiero, il marito prova a prenderla ma cade anche lui per 5 metri

Secondo quanto riferito dai soccorritori, la donna, 70 anni, è inciampata sul primo tornante del sentiero, perdendo l’equilibrio. Il marito, 71 anni, nel tentativo di trattenerla, è scivolato a sua volta. Entrambi sono ruzzolati per circa 5-6 metri, due dei quali in salto verticale.

L’allarme è stato lanciato intorno alle 10. L’elicottero del Suem è decollato da Pieve di Cadore ed è atterrato nelle vicinanze del luogo dell’incidente. I soccorritori hanno prestato le prime cure alla donna, che presentava una probabile frattura alla gamba. Dopo essere stata imbarellata, è stata trasportata a mano per una ventina di metri fino all’imbarco dell’elicottero, che l’ha poi trasferita all’ospedale di San Martino. L’uomo, fortunatamente solo contuso, è stato accompagnato in ambulanza all’ospedale Codivilla di Cortina.

Subito dopo il primo intervento, l’elicottero è stato dirottato sulla Moiazza, per soccorrere uno scalatore caduto sul secondo tiro del Colatoio Bonetti. L’alpinista è precipitato per circa dieci metri, impattando violentemente contro la parete. Nonostante l’infortunio, è riuscito, con l’aiuto del compagno, a calarsi fino alla base della via.

Impossibilitato a camminare per il forte dolore, in particolare a una caviglia, è stato recuperato dall’elicottero tramite verricello e trasportato all’ospedale di Belluno. Il compagno, illeso, è rientrato autonomamente.

I due interventi hanno richiesto grande tempestività e coordinamento da parte delle squadre del Soccorso alpino, in una giornata che testimonia ancora una volta quanto la montagna, pur nella sua bellezza, resti un ambiente che richiede attenzione, esperienza e prudenza.