Tribunale

Schiacciato e ucciso dai tronchi a Gosaldo: a processo il datore di lavoro

Nell’incidente, avvenuto il 7 aprile 2022, aveva perso la vita il boscaiolo Paolo Marcon

Schiacciato e ucciso dai tronchi a Gosaldo: a processo il datore di lavoro
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Rinviato a giudizio.

Schiacciato e ucciso dai tronchi a Gosaldo: a processo il datore di lavoro

È la decisione del giudice Elisabetta Scolozzi nei confronti di Federico Dalla Santa, il datore di lavoro trentino di 57 anni (difeso dall’avvocato Frapiccini) che, secondo la pubblica accusa, sarebbe responsabile della morte di Paolo Marcon, avvenuta nei boschi di Gosaldo quasi 10 mesi fa.

La vittima, di 59 anni, era ai suoi primi giorni di lavoro, peraltro senza regolare contratto. Fare il boscaiolo era una delle sue più grandi passioni e, purtroppo, è stata anche la sua condanna a morte. L’incidente nei boschi bellunesi infatti, avvenuto il 7 aprile 2022, non gli lasciò scampo.

Nel frattempo, la famiglia di Marcon si è affidata a Giesse Risarcimento Danni, gruppo specializzato nella tutela dei familiari delle vittime di infortuni sul lavoro anche mortali, e si è costituita parte civile con l’avvocato fiduciario Pastre.

La tragedia si consumò in località “Tre Ponti”, nel comune di Gosaldo, all’interno del cantiere boschivo di una ditta del Primiero. Durante le operazioni di esbosco del legname verso monte tramite teleferica “Greifenberg”, uno dei tronchi trasportati si incastrò su una ceppaia, bloccandosi e mettendo in tensione la fune traente e, al tempo stesso, inarcando quella portante.

L’effetto fu quello di una fionda: due tronchi vennero scagliati a sinistra della teleferica colpendo alla testa e alla schiena Paolo Marcon. Per lui non ci fu nulla da fare.

Al datore di lavoro vengono contestati due articoli del decreto legislativo 81 del 2008 sulla sicurezza nei luoghi di lavoro: il primo (numero 37) riguarda il non aver provveduto a dare una formazione sufficiente e adeguata al lavoratore in materia di sicurezza, con riferimento ai rischi connessi alle mansioni di boscaiolo svolte.

Il secondo articolo (numero 18), invece, per non aver richiesto ai singoli lavoratori l’osservanza delle procedure aziendali in materia di sicurezza. Quelle, ad esempio, che riguardano il recupero del legname tramite teleferica. Prima del comando di tiro, secondo le procedure standard, ci si dovrebbe accertare che tutti gli addetti si siano allontanati dalla zona di pericolo, raggiungendo una posizione di sicurezza. Cosa che, a quanto pare, non sarebbe accaduta.

Il giudice ha rinviato all’udienza del 23 ottobre davanti al giudice Montalto.

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