Sindaci dei capoluoghi veneti in videoconferenza per creare il documento per il Governo
Il sindaco Massaro ne ha parlato insieme agli omologhi delle altre sette città
Il sindaco Jacopo Massaro, nel pomeriggio di martedì 14 aprile, si è riunito in videoconferenza con tutti i primi cittadini dei sette capoluoghi veneti.
Il documento dei sindaci da inviare al Governo
Alla riunione, che d’ora in avanti sarà convocata con cadenza settimanale, hanno partecipato il sindaco di Vicenza Francesco Rucco, di Rovigo Edoardo Gaffeo, di Padova Sergio Giordani, di Venezia Luigi Brugnaro, di Treviso Mario Conte e di Belluno Jacopo Massaro. Scopo degli incontri è definire il documento delle città venete da inviare al governo, contenente le reali necessità dei nostri territori. Un modo per far conoscere i veri bisogni dei cittadini e delle comunità venete e per proporre strumenti adeguati per affrontare al meglio l’emergenza sanitaria e la fase della ripartenza.
Messe da parte le differenze politiche
Il sindaco di Verona Federico Sboarina, soddisfatto dall'esito della videoconferenza ha affermato:
“Ciò che emerge da questi incontri è che non ci sono differenze politiche, i problemi di questo periodo non hanno colore. Per questo abbiamo deciso di stendere un documento per far presente a Roma quali sono le specificità venete. I sindaci, che rappresentano il primo contatto istituzionale dei cittadini, conoscono perfettamente che cosa serve, quali sono le necessità e i bisogni delle proprie comunità e per questo sono in grado di proporre interventi più efficaci. La nostra regione ha una composizione socio-economica peculiare. Il governo non ha una visione così precisa delle esigenze di ciascun territorio: basta un esempio, il Veneto è una regione a fortissima vocazione turistica e, in un’ottica di rilancio, in quest’ambito vanno concentrati gli sforzi. Abbiamo tutti la stessa necessità di far ripartire questo settore. Il documento dei sindaci veneti fotograferà le difficoltà amministrative del momento, anche alla luce delle minori entrate, e chiederà al governo interventi mirati sulle nostre specificità. Non dimentichiamo, inoltre, che in Veneto, come nel resto d’Italia, siamo in difficoltà a garantire i servizi e a far quadrare i bilanci“.