Domenica intensa per il soccorso alpino.
Soccorsi senza sosta in montagna: quattro interventi tra Cortina, Falcade e Cadore
Poco dopo le 13, Falco 2 è decollato in direzione Cortina d’Ampezzo, dove un escursionista 45enne di Fossò è stato colpito a un piede da un sasso mentre si trovava nei pressi del laghetto di fusione, tra le due Tofane maggiori.
Il tecnico di elisoccorso è stato calato con un verricello di 20 metri per il recupero, e l’uomo è stato trasportato in ospedale.
Quasi in contemporanea, il Soccorso alpino della Val Biois, impegnato nell’assistenza alla gara Vertical 107, è intervenuto per prestare aiuto a un 79enne che si era sentito poco bene alle Buse di Falcade. Dopo le prime verifiche sul posto, l’uomo è stato accompagnato all’ambulanza della Croce Verde per ulteriori accertamenti.
Attorno alle 15.30, un nuovo allarme da Vodo di Cadore: un 74enne di Borca non dava più notizie dopo essere partito per raggiungere la propria baita in località Pra Alto.
Attivati i tecnici del Soccorso alpino di San Vito, l’uomo è stato rintracciato dalla moglie nelle vicinanze della baita, in stato di malessere. In supporto ai Vigili del fuoco, sette soccorritori lo hanno imbarellato e trasportato per circa 800 metri fino all’ambulanza.
Infine, in Malga Ra Stua a Cortina, il Soccorso alpino e una squadra della Guardia di Finanza sono intervenuti per assistere una 63enne di Messina caduta dalla carrozzina. La donna, che era in compagnia, è stata portata all’ambulanza per i controlli sanitari del caso.
Una giornata intensa che conferma, ancora una volta, l’importanza della rete di soccorso attiva sulle montagne bellunesi, pronta a intervenire con rapidità ed efficienza in ogni situazione di emergenza.