Strage di cervi nel Bellunese per preservare l'agricoltura
La decisione dell'aumento dell'abbattimento dei cervi è stata presa in accordo con l’Ispra.
Una decisione che ha fatto scalpore: in provincia di Belluno, per evitare danni all'agricoltura, è stato approvato un nuovo calendario che prevede l’avvio anticipato della stagione di caccia e l’abbattimento di 3.234 cervi, ovvero il 20% in più rispetto all'anno precedente.
Strage di cervi in provincia di Belluno
Il numero dei cervi nel Bellunese è cresciuto vertiginosamente negli ultimi 30 anni, fino a quando, nel 2019, secondo il censimento si è arrivati a 10.400 esemplari, più 13.600 caprioli, 2.400 mufloni e 7.250 camosci ed un numero indefinito di cinghiali. Secondo la Provincia si tratta di numeri troppo alti per gli agricoltori che fanno i conti con la distruzione delle colture.
Limitare i danni
La decisione dell'aumento dell'abbattimento dei cervi è stata presa in accordo con l’Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale).