Deficit

Conti in rosso per il Museo Civico Fulcis di Belluno: spese fino a 440mila euro

Le entrate non riescono a compensare. Il vicesindaco Gamba auspica la collaborazione con Comuni grandi della provincia per fare economia di scala

Conti in rosso per il Museo Civico Fulcis di Belluno: spese fino a 440mila euro

Non se la passa benissimo, da un punto di vista di conti, il Museo Civico Fulcis di Belluno. Per il Comune, infatti, le spese di gestione del palazzo ammontano a 440mila euro, troppi rispetto alle somme racimolate con i biglietti d’ingresso e le iniziative didattiche.

Il Museo Civico Fulcis

Il complesso monumentale di Palazzo Fulcis si articola su cinque livelli con una superficie espositiva di circa 3.000 metri quadri, dopo il restauro conservativo iniziato nel 2012 e finanziato da Fondazione Cariverona (oltre 7 milioni di euro).

Il palazzo si sviluppa partendo dal piano terra, al piano interrato e ai piani superiori (primo e secondo), dove sono allestite le aree tematiche, con un grande salone con ballatoio affrescato nel 1776 da Costantino Cedini, fino al piano terzo dedicato agli allestimenti temporanei, oltre che all’esposizione delle tele del Camerino d’Ercole di Sebastiano Ricci.

Palazzo Fulcis

“Così configurato, il Museo Civico di Belluno viene a presentarsi come un caso unico in Veneto: la collezione cittadina ospitata in uno dei più begli edifici urbani settecenteschi della Regione, dove la dimensione del Palazzo, già di per sé un grande elemento di attrazione, convive con quella del museo e delle raccolte storico-artistiche” si legge nella presentazione del palazzo sul sito dei musei civici di Belluno.

Momento di crisi

Ma palazzo Fulcis, che rappresenta uno dei centri più importanti del contesto artistico, storico e culturale di Belluno, sta attraversando un “periodo di crisi”. Non tanto dal punto di vista delle collezioni interne, quanto per l’aspetto di gestione della struttura.

Intervistato dal Gazzettino, infatti, il vicesindaco Paolo Gamba ha riferito che, mentre le entrate si fermano a 55mila euro tra biglietti e didattica al museo, le spese ammontano a 440mila euro (risorse per personale, luce, riscaldamento e ammortamento beni patrimoniali). Il deficit, quindi, si aggira intorno ai 385mila euro.

“Se fosse una struttura privata, dovrebbe chiudere. Ma non possiamo fare a meno della cultura” ha dichiarato.

Paolo Gamba, vicesindaco di Belluno

In tal senso, il vicesindaco auspica soluzioni alternative per far restare aperto il museo civico a Palazzo Fulcis e rendere sostenibile la sua attività.

Gamba ha aggiunto che le spese attuali per il museo sono “più o meno fisse” e che Palazzo Rosso sta facendo “analisi attente sull’ex chiesa dei Gesuiti“, dato che il tema dei costi è un ago della bilancia fondamentale per la gestione amministrativa della città capoluogo di provincia.

“La cultura è un bene meraviglioso. Tutti vorrebbero valorizzarla, ma la verità è che ha costi enormi e organizzare iniziative non è sufficiente” ha aggiunto il vicesindaco.

Economie di scala tra Comuni grandi

Considerando che ricevere contributi dallo Stato è una questione “impossibile“, Gamba avanza l’idea delle “fusioni“, cioè coinvolgere “7-8 Comuni grandi, in tutta la provincia, per fare economie di scala“.

Una prospettiva che non riguarderebbe solo il palazzo Fulcis, che “ha valenza provinciale“, ma, ad esempio, anche l’asilo nido di Cavarzano o la casa di riposo, entrambe in deficit.

Alternativa a ciò sarebbe “aumentare le rette“, anche se la volontà dell’Amministrazione non intende perseguire questa via.