Crisi Diab Longarone: salta il tavolo di confronto, 156 licenziamenti in arrivo
Le prime lettere potrebbero arrivare martedì. Il tempo per trovare una soluzione, quindi, è pochissimo e si stanno valutando numerose iniziative: dal blocco dello stabilimento al coinvolgimento diretto del Mise.
156 esuberi, dei quali 43 somministrati in staff leasing e quindi a tempo determinato, e 113 a tempo indeterminato dipendenti Diab. Questi sono i numeri della crisi Diab. Detta in altri termini, insomma, oltre 150 famiglie rischiano di non avere più uno stipendio.
Crisi Diab Longarone: salta il tavolo di confronto, 156 licenziamenti in arrivo
Dopo quattro incontri è saltato il tavolo regionale sulla Diab. Il 14 marzo la proprietà svedese della storica azienda di Longarone, specializzata nella produzione di materie plastiche aveva annunciato la chiusura dal primo aprile della intera produzione di pvc per navi e pale eoliche, mantenendo solo quella di pet.
Durante i successivi faccia a faccia, la multinazionale aveva anche individuato l'advisor che si sarebbe dovuto occupare di trovare un acquirente per quel ramo d'azienda. Ma di fronte alla fretta della proprietà le parti sociali hanno chiesto più garanzie. Non è stata dunque firmata la cassa integrazione per cessazione prima di aver effettuato una valutazione sulla possibilità di reindustrializzare il sito.
Al muro dei sindacati l'azienda ha risposto con l'annuncio dell'apertura della procedura di mobilità che dopo 75 giorni fa scattare i licenziamenti. Le prime lettere potrebbero arrivare martedì. Il tempo per trovare una soluzione, quindi, è pochissimo e si stanno valutando numerose iniziative: dal blocco dello stabilimento al coinvolgimento diretto del Mise.