Inflazione luglio 2025: +395 euro per carrello della spesa. Belluno tra le 10 città più costose
La nostra città ha registrato un +2,6%, una famiglia media spende 678 euro in più rispetto al 2024

Luglio 2025 segna un aumento del costo della vita per le famiglie italiane, soprattutto sul fronte degli acquisti quotidiani. Secondo i dati diffusi dall’Istat, il “carrello della spesa” – ossia i beni alimentari, i prodotti per la cura della casa e della persona – ha registrato una crescita su base annua del +3,2%, in accelerazione rispetto al +2,8% di giugno (la stima preliminare indicava +3,4%). In aumento anche i prezzi dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto, saliti dal +2,0% al +2,3%.
Nella classifica nazionale, Belluno si trova tra le città più care d'Italia.
Inflazione generale: quadro stabile ma con andamenti contrastanti
L’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al netto dei tabacchi, è cresciuto dello 0,4% rispetto a giugno e dell’1,7% su base annua, confermando il dato di giugno e la stima preliminare. La stabilità del tasso annuo nasconde però andamenti divergenti tra le diverse componenti.
Accelerano: Beni alimentari non lavorati: da +4,2% a +5,1%; Beni alimentari lavorati: da +2,7% a +2,8% Servizi vari: da +1,6% a +2,2%; Servizi relativi ai trasporti: da +2,9% a +3,3%.
Rallentano: Beni energetici regolamentati: da +22,6% a +17,1%; Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona: da +3,2% a +2,7%.
Scendono ancora: Beni energetici non regolamentati: da -4,2% a -5,2%.
L’inflazione di fondo – che esclude energetici e alimentari freschi – resta stabile al +2,0%, mentre quella depurata dai soli energetici sale leggermente dal +2,1% al +2,2%.
Verona tra le città più care
Secondo la classifica dell’Unione Nazionale Consumatori (UNC), Rimini è la città più costosa d’Italia rispetto al 2024.
- Rimini: +2.8%, +771 euro
- Bolzano: +2,2%, +730 euro
- Belluno: +2,6%, +678 euro
- Pistoia: +2,4%, +649 euro
- Padova: +2,3%, +634 euro
- Arezzo: +2,3%, +622 euro
- Trieste: +2,1%, +590 euro
- Verona: +2%, +551 euro
- Lucca e Siena: +2%, +541 euro
- Cosenza, pur avendo la seconda inflazione più alta (+2,7%), è solo tredicesima in classifica per spesa aggiuntiva (+525 euro).
Sul fronte opposto, la città più “virtuosa” è Pisa (+0,6%, +162 euro), seguita da Campobasso (+0,7%, +165 euro) e Benevento (+0,8%, +177 euro).
Il Veneto seconda regione più cara d'Italia
Fra le regioni, il Trentino-Alto Adige è la più cara (+1,9%, +587 euro), seguito da Veneto (+2%, +537 euro) e Friuli Venezia Giulia (+1,8%, +493 euro). La Puglia guida per inflazione più alta (+2,2%), mentre la più economica è il Molise (+0,8%, +189 euro).
La classifica delle province venete:
N | Città | Rincaro annuo per famiglia media (in euro) | Inflazione annua di luglio |
3 | Belluno | 678 | 2,6 |
5 | Padova | 634 | 2,3 |
8 | Verona | 551 | 2,0 |
14 | Treviso | 524 | 1,9 |
19 | Venezia | 505 | 1,8 |
29 | Rovigo | 441 | 1,6 |
33 | Vicenza | 413 | 1,5 |
L’impatto sulle famiglie
L’UNC calcola che un’inflazione dell’1,7% comporta per una coppia con due figli un aumento medio del costo della vita di 606 euro l’anno, di cui 356 euro solo per cibo e bevande. Per una coppia con un figlio, la spesa extra è di 547 euro, con 315 destinati agli alimentari.
Secondo l’associazione, l’apparente stabilità dell’inflazione generale nasconde aumenti significativi nelle spese obbligate e nei costi delle vacanze, incidendo in modo pesante sul budget delle famiglie.
Le classifiche dei rincari e delle città più colpite: Luglio 2025: +395 euro per carrello della spesa. Le classifiche dei rincari e delle città più colpite