Poste Italiane, la crescita è costante: presentati dati da record
Il risultato operativo 2022 ha chiuso con un + 24,1% e per il 2023 è previsto un utile netto di 1,7 miliardi (+12,5% sull’anno precedente)
Il 2022 di Poste Italiane si è chiuso con un risultato operativo (Ebit) da record, ossia con un aumento del 24,1% a 2,3 miliardi, pari a più del doppio del livello del 2017 (1,1 miliardi di euro). L’utile netto è pari a 1,51 miliardi, in calo del 4,3% su base annua rispetto al 2021, pari al doppio del livello del 2017 che si era attestato a 0,7 miliardi.
E ancora: i ricavi totali sono pari a 11,9 miliardi, con un incremento del 6%, mentre la proposta di dividendo è stata rivista al rialzo nel 2022 a 0,65 euro (+10%), sostenuto dalla forte performance finanziaria e dalla maggiore visibilità sul 2023. I dati sono stati presentati giovedì 30 marzo nel corso dell’evento «2022 Group Results and 2023 Guidance».
Poste Italiane, la nuova guidance
Proprio nella nuova guidance sono stati resi pubblici gli obiettivi finanziari di gruppo per il 2023, che vedono l’utile netto in crescita a 1,7 miliardi, +12,5% rispetto all’esercizio 2022. Inoltre il risultato operativo è atteso a 2,5 miliardi (anche questo dato è in crescita). Anche l’obiettivo di dividendo per azione per il 2023 è rivisto al rialzo a 0,71 euro (+9%) grazie a una maggiore visibilità del capitale e alla generazione di flussi di cassa da parte di tutti i settori di business.
Le parole di Matteo Del Fante
Non può che essere soddisfatto Matteo Del Fante, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Poste Italiane, che nel corso della giornata ha preannunciato l’arrivo del nuovo piano strategico entro l'anno:
«Poste è ben posizionata per continuare il suo percorso di crescita costante in un contesto sfidante, grazie al suo modello di business diversificato. Il nostro programma di trasformazione, fondato su Deliver22, il nostro primo piano strategico, è stato ora attuato pienamente con tutti i principali target raggiunti. Ci stiamo trasformando da operatore logistico tradizionale in una piattaforma di distribuzione omnicanale, facendo leva sui nostri investimenti strategici in tecnologia e sulle funzionalità data driven. Le nostre persone hanno fatto e continuano a fare la differenza in modo significativo. Abbiamo assunto 26mila Fte (“full time equivalent”, risorse equivalenti al tempo pieno, ndr), investito in formazione, aggiornamento e riqualificazione, con un valore aggiunto per Fte in crescita del 25% dal 2017».
«Risultati solidi»
Commentando i risultati 2022 e le guidance per l'anno in corso, l’AD ha affermato:
«Si tratta di risultati solidi, tutti i settori hanno contribuito al trend di crescita della redditività operativa sottostante, confermando solide basi per la crescita futura. Guardando in avanti al 2023, ci aspettiamo che le tendenze favorevoli dei business siano superiori rispetto all'effetto dell'inflazione sui costi. Riteniamo che i nostri obiettivi siano raggiungibili in diverse condizioni di mercato e che siano supportati dai forti progressi commerciali registrati fino ad oggi».
Le sfide affrontate negli ultimi cinque anni
C’è spazio anche per guardarsi indietro:
«Negli ultimi cinque anni - ha proseguito l’AD Del Fante - abbiamo affrontato diverse sfide, come quelle rappresentate dalla pandemia da Covid-19 e da un contesto macroeconomico turbolento. Questi fattori hanno avuto un impatto significativo sia sull'economia che sui nostri clienti. In risposta, l’approccio anti-fragile di Poste Italiane ha consentito di mantenere efficacemente tutti gli impegni nei confronti degli stakeholder. È con questo spirito che abbiamo effettuato un’approfondita valutazione per rendere il 2022 un punto di riferimento ben visibile da cui partire per il nuovo piano strategico».
Con il progetto Polis per avvicinarsi al territorio
Prosegue Del Fante:
«Siamo consapevoli del nostro ruolo di pilastro strategico per l'Italia, in quanto parte integrante del Paese da oltre 160 anni, e con questo spirito abbiamo lanciato il progetto Polis per sostenere il Paese e le comunità locali. Per Poste è un’opportunità di avvicinarci al territorio e offrire più servizi. Questo fornirà una nuova modalità di accesso a una serie di servizi della Pubblica Amministrazione, generando al contempo opportunità di cross-selling e supportando la trasformazione del nostro modello di servizio in futuro. Pensare al postino come colui che va a casa delle persone a sollecitare determinati servizi è qualcosa su cui stiamo riflettendo».
L'intervento di Giuseppe Lasco
Sempre sul progetto Polis è intervenuto anche Giuseppe Lasco, Condirettore Generale di Poste:
«Siamo in linea con la tabella di marcia, finora abbiamo aperto più di trecento cantieri, il progetto va avanti in forza. Entro la fine dell'anno attiveremo i primi 1.500 uffici postali, entro maggio i primi 250 potranno attivare i servizi. Il progetto Polis è un pilastro assoluto che rientra nel piano strategico dell’azienda».