Maxi assembramento

Clamoroso: in 300 all'interno di un ristorante sushi (e non sono i soli)

Sono intervenute le volanti della Polizia e della Guardia di Finanza.

Clamoroso: in 300 all'interno di un ristorante sushi (e non sono i soli)
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E' successo domenica in un maxi "all you can eat" della periferia di Padova: all'interno del ristorante pranzavano tutte insieme appassionatamente ben 300 persone evidentemente indifferenti al coronavirus, alle sue varianti e all'aumento dei contagi che sta portando verso una stretta a livello di restrizioni addirittura nazionale.

Non a caso, fra le modifiche che il Governo Draghi sta vagliando da apporre all'ultimo Dpcm c'è addirittura un lockdown totale generalizzato nei weekend, proprio per evitare assembramenti come in questo emblematico caso veneto.

In 300 all'interno di un ristorante sushi

Da Prima Padova

Scene impossibili in Lombardia o Piemonte dove i ristoranti sono chiusi: è pur vero che il Veneto fino a domenica era ancora in zona gialla, e quindi la domenica si poteva  pranzare nei locali, ma 300 persone in uno stesso ambiente chiuso rappresentano a prescindere un potenziale fattore di rischio davvero esplosivo.

Anche perché il locale, da disposizioni Covid, avrebbe potuto al massimo ospitarne 130 (un numero comunque non indifferente).

La segnalazione arrivata al numero per le emergenze parlava della presenza di consistenti assembramenti nei pressi del ristorante sushi.

Verso le 14.30 sono quindi accorsi diversi equipaggi delle volanti e della Divisione amministrativa della Questura, con anche il supporto del personale della Guardia di Finanza.

Il fuggi fuggi all'arrivo delle volanti

Gli agenti vicino all'ingresso del locale si sono trovati di fronte un gran calca di persone. Da lì un fuggi fuggi generale, con alcuni che si sono allontanati e altri che hanno ammesso di aver prenotato un tavolo e di essere in coda per entrare.

Ma se fuori la situazione era questa, dentro forse era addirittura peggio.

Alla fine, locale chiuso per 5 giorni e multa, ma sono stati trovati anche due lavoratori irregolari e sono ancora in corso accertamenti, specie sulla posizione fiscale, da parte delle Fiamme gialle.

Stesso copione anche nel Veronese

Non è l'unico episodio del fine settimana libertino nella stessa regione. Nel Veronese, in un bed and breakfast, sabato sera  una festa con protagonisti 17 giovanissimi assembrati e senza mascherina è stata interrotta dalla Polizia, allertata da un vicino esasperato per il caos che i ragazzi stavano facendo da ore.

Sempre nel capoluogo le luci filtranti da sotto la saracinesca hanno permesso invece ai Carabinieri di individuare una festa di compleanno clandestina all'interno di un bar, che si stava protraendo ben oltre il limite delle 18 imposto dal coprifuoco per i locali. E stessa tragicomica dinamica fotocopia in un altro bar, dove diversi avventori (più il titolare) hanno pure cercato invano di nascondersi nel magazzino dietro il locale.

In quindici sono stati colti con l'oliva dell'aperitivo in bocca anche nel Trevigiano, dove s'erano dati appuntamento in un locale proprio per festeggiare "degnamente" l'addio alla zona gialla.

L’INTERNO DEL LOCALE:

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