Ricorso respinto

Sconfitte le sale slot: "Pericolose per la salute, limitarne l'orario è lecito"

Per i giudici del Tribunale amministrativo non si tratta comunque di un provvedimento proibizionista.

Sconfitte le sale slot: "Pericolose per la salute, limitarne l'orario è lecito"
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Gioco d'azzardo, altra vittoria dei Comuni ai limiti di orari alle slot. Contro il pericolo della ludopatia e di cerca soldi facili alle macchinette, il Tribunale amministrativo regionale della Lombardia si è schierato con un'altra sentenza dalla parte delle Amministrazioni comunali che prevedono limiti alle fasce orarie in cui le slot possono restare accese.

Gioco d'azzardo, limiti orari per chi cerca la dea bendata

Come riporta Prima Saronno, il Tar della Lombardia ha respinto il ricorso avanzato dagli operatori del gioco d'azzardo contro i limiti orari disposti per slot e videolottery dai Comuni di Brezzo di Bedero, Lavena Ponte Tresa, Luino, Cunardo, Maccagno e Marchirolo.

In buona sostanza, le sale gioco e i pubblici esercizi potranno tenere accese le macchinette solo in terminate fasce orarie. Un modo, in un periodo di crisi economica segnato anche dalle conseguenze psicologiche post pandemia. per scoraggiare il vizio del gioco e di chi rischia di sperperare i propri risparmi inseguendo disperatamente la fortuna.

Macchinette sì, ma solo in certi orari

Ecco allora che i sei Comuni del Varesotto avevano infatti emesso delle ordinanze sindacali con cui imponevano lo stop alle slot dalle 7.30 alle 9.30, dalle 12 alle 14 e dalle 19 alle 21.

La sentenza del Tribunale amministrativo regionale è arrivata ieri e come già in altre recenti occasioni (con sentenze favorevoli ai Comuni di Monza e Desio, in Brianza, ad esempio) si è espressa legittimando la strategia delle Amministrazioni comunali studiate di concerto tra gli assessorati al Commercio e Politiche sociali.

Una sentenza dove si legge:

"Il potere dei sindaci a fini di tutela della salute e della quiete pubblica legittima l'adozione di provvedimenti come quelli sui limiti orari. Allo stato attuale delle conoscenze, non sembra irragionevole né sproporzionato imporre limitazioni ad attività economiche riconosciute scientificamente pericolose alla salute"

Come in altre occasioni, i giudici del Tribunale amministrativo hanno ribadito che non si tratta di una sorta di proibizionismo, ma di una regolamentazione "in corrispondenza di luoghi particolari e di particolari fasce orarie a più alta fruibilità di esercizi di gioco", in particolare per scoraggiare e scongiurare fenomeni di gioco compulsivo.

Sentenza condivisa

Del resto, si tratta di una sentenza che è stata pronunciata in analoghe disposizioni a favore delle Amministrazioni locali anche in Piemonte, in Veneto e, sempre per rimanere alla Lombardia anche per Brescia, Bergamo e Mantova, oltre a tantissime realtà cittadine di dimensioni e popolazione più ridotte.

 

 

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