Ricerca scientifica

L’Istituto Zooprofilattico veneto ora ha una nuova casa veronese

La sezione di Verona si specializza in particolare nel campo della patologia aviaria.

L’Istituto Zooprofilattico veneto ora ha una nuova casa veronese
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L’Istituto Zooprofilattico delle Venezie, guidato dalla dottoressa Antonia Ricci e preposto all’attività di controllo, sorveglianza e ricerca scientifica nell’ambito della Sanità, dei rischi alimentari, delle zoonosi, ha inaugurato oggi la nuova sede a Buttapietra.

Con il termine zoonosi, lo ricordiamo, si intende una qualsiasi malattia infettiva che può essere trasmessa dagli animali all'uomo: un concetto tristemente salito alla ribalta nel corso dell'ultimo anno e mezzo di pandemia, ahinoi, con il coronavirus probabilmente passato dal pipistrello all'essere umano nella provincia cinese di Wuhan.

Inutile quindi rimarcare quanto la ricerca in questo tipo di settore scientifico sia fondamentale anche per il futuro.

Zaia ha inaugurato la nuova sede

Competente sul territorio del Veneto, del Friuli Venezia Giulia e di Trento e Bolzano, l’Istituto Zooprofilattico delle Venezie fa parte di una rete di 10 Istituti Zooprofilattici in tutta Italia, e si avvale di 11 sezioni diagnostiche periferiche (Adria, Belluno, Bolzano, Padova, Pordenone, San Donà di Piave, Trento, Treviso, Udine, Verona e Vicenza).

Ieri, mercoledì 7 luglio 2021, il presidente della Regione Veneto Luca Zaia ha inaugurato la nuova sede dell'Istituto Zooprofilattico a Buttapietra:

"La nuova sede svolgerà servizio di accettazione e consegna campioni h24. E' dotata di una sala riunioni, una sala necroscopica, una sala prelievi, un laboratorio a contenimento biologico, una unità di biologia molecolare, un laboratorio di Sanità Animale, una Unità Operativa Anticorpi Monoclonali, un laboratorio per il controllo alimenti".

Zaia

Il Governatore ha poi proseguito:

"La sezione di Verona dell’Istituto Zooprofilattico delle Venezie, per vocazione e per esigenze del territorio, si specializza in particolare nel campo della patologia aviaria. E’ stata progettata per essere autosufficiente dal punto di vista energetico, mediante l’installazione di pannelli fotovoltaici".

Il nuovo edificio è inserito in un’area di 6600 mq, urbanizzata dall’Istituto che ne ha curato l’accessibilità mediante la realizzazione di un ponte e degli allacciamenti alle utenze.
L’investimento è di 5.700.000 euro, coperti in parte da un finanziamento statale.

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