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Prestiti e finanziamenti, il Covid cambia le abitudini dei veneti

La maglia nera va a Treviso, Belluno invece è la provincia con la richiesta di importi più alti.

Prestiti e finanziamenti, il Covid cambia le abitudini dei veneti
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A causa della pandemia cambiano le abitutdini delle famiglie, anche quelle economiche. I prestiti e i finanziamenti sono in caduta libera a Treviso.

Prestiti e finanziamenti

Secondo l’analisi di Facile.it e Prestiti.it, nel terzo trimestre 2020 l’importo medio richiesto nella provincia di Treviso è stato pari a 12.254 euro, vale a dire il 6,1% in meno rispetto al valore regionale; il dato risulta essere il più basso registrato nella regione. Più in generale, allargando l’analisi a tutto il Veneto, è emerso che il Covid ha modificato le ragioni per cui i gli abitanti della regione si rivolgono ad una società di credito; secondo l’indagine, realizzata su un campione di oltre 8.500 domande di finanziamento raccolte nella regione, la prima motivazione per cui nel terzo trimestre 2020 si è chiesto un prestito è stata l’acquisto di auto usate (quasi 1 richiesta su 4, pari al 24,5% del totale).

Un confronto tra tutte le province

In aumento anche il peso percentuale dei prestiti legati all’acquisto di un immobile (+0,8 punti percentuali rispetto al 2019), mentre calano le quote di prestiti per la ristrutturazione casa, arrivate a rappresentare il 13,7% del totale. Guardando alle richieste a livello provinciale emerge che Belluno è la provincia del Veneto dove sono stati richiesti gli importi medi più alti (15.508 euro, il 18,8% in più rispetto alla media regionale); seguono nella classifica le province di Rovigo (13.884 euro), Vicenza (13.608 euro) e Venezia (13.387 euro). Inferiori al valore medio del Veneto, invece, gli importi richiesti a Padova (12.887 euro) e Verona (12.656 euro); chiude la graduatoria la provincia di Treviso (12.254 euro).

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