Dopo la sentenza

Sicurezza, Molteni: da consulta nessun effetto su taser a polizia locale

Il sottosegretario: "L’iter non cambia, sperimentazione definita dal Salvini 1".

Sicurezza, Molteni: da consulta nessun effetto su taser a polizia locale
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Avanti con i taser alle forze di polizia locale. A spiegarlo alla 'Dire' è il sottosegretario all'Interno, Nicola Molteni, che chiarisce come la sentenza della Corte Costituzionale, che ha bocciato la legge della Regione Lombardia sui 'dissuasori di stordimento a contatto', "sul taser ha un effetto sostanzialmente pari a zero".

"Credo si sia creata una grandissima confusione - prova a chiarire Molteni- perché il dissuasore di stordimento a contatto e il taser sono due strumenti completamente differenti".

Da consulta nessun effetto su taser a polizia locale

La Corte ha stabilito l'incostituzionalità della norma della Regione Lombardia perché, ai sensi dell'articolo 117 della Carta fondamentale, le leggi sulle armi di offesa sono competenza esclusiva dello Stato. Mancando una legge nazionale sui dissuasori di stordimento a contatto, quindi, le disposizioni previste dalla Lombardia sono state dichiarati incostituzionali.

Un discorso che, secondo Molteni, non può essere esteso anche al taser, "introdotto con il 'decreto sicurezza 1' di Matteo Salvini". Anche per quanto riguarda la possibilità di dotare di taser le forze di polizia locale, Molteni ricorda che "già nell'articolo 19 del decreto sicurezza era prevista questa possibilità per i comuni sopra i 100mila abitanti e i comuni capoluogo".

La sentenza della Consulta, depositata il 6 aprile, richiama però espressamente la necessità del coinvolgimento della Conferenza unificata (cioè una riunione congiunta della Conferenza Stato-città ed autonomie locali e della Conferenza Stato-Regioni, ndr) e l'adozione di un apposito decreto ministeriale per rendere effettiva la possibilità di dotare di questo strumento le forze di polizia locale.

Il sottosegretario Molteni sul tema sicurezza

Due punti che però sarebbero già superati: "l'11 maggio- ricorda Molteni- la Conferenza unificata ha licenziato le linee guida per avviare la sperimentazione del taser anche alle polizie locali dei comuni", mentre "in Consiglio dei Ministri era già stata approvata una norma che prevede che il taser sia inserito all'interno delle dotazioni delle forze dell'ordine".

Il sottosegretario ricorda quindi che il taser ha già visto "una sperimentazione fatta ben tre volte nel 2018", che tutti i protocolli per il suo utilizzo "sono stati fatti con il contributo del ministero della Salute" e che il ministero dell'Interno sta pensando anche "all'introduzione delle bodycam per registrare tutte le modalità di svolgimento delle operazioni". Poi ci sono i dati che, "al 30 aprile, ci dicono che su 46 casi di utilizzo, nel 50% il taser non lo si è neanche dovuto utilizzare. È bastata mostrarlo per avere l'effetto deterrenza".

Uno strumento, quindi, che per Molteni "sta funzionando in maniera straordinaria" e che non viene messo in discussione dalla Consulta perché "la sentenza non incide minimamente sull'iter di approvazione dei taser per le polizie locali. Quindi, oggi, le amministrazioni che lo vorranno potranno partire con la sperimentazione".

CONTINUA: Dal 30 maggio arriva il taser a Como. Molteni: "Aumenterà il livello di sicurezza"

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