Piano sanità pubblica e vaccinazioni in Veneto, ecco cosa cambia | +1.761 positivi Covid | Dati 18 marzo 2021
Campagna vaccinale: gli ultraottantenni impossibilitati a muoversi da casa verranno vaccinati a domicilio. Bisogna aspettare la lettera o l'sms.
Minuto di silenzio per le vittime del Covid. Poi gli aggiornamenti sul Piano di Sanità pubblica e sulla campagna vaccinale.
Bollettino aggiornato
“Voglio solo ricordare tutte le persone che hanno perso la vita, la nostra regione è stata colpita duramente con oltre 10mila morti. Oggi è giorno di bilanci, ricordo i primi momenti di questa tragedia quando lottavamo a mani nude. Ringrazio che sia stata fissata una data e trovo ignobile chi dice ancora ‘eh ma tanto erano anziani’. No, è la generazione che ha fato grande il Veneto”.
Così oggi, giovedì 18 marzo 2021, Zaia ha aperto il punto stampa da Marghera ricordando le vittime venete proprio nel Giorno ad hoc istituito dal Governo, prima di assentarsi per una riunione nazionale sul tema del Recovery Fund. Ha preso quindi la parola l’assessore Lanzarin per la lettura del bollettino aggiornato.
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+42.222 tamponi effettuati nelle ultime 24 ore, +1.761 positivi (incidenza del 4,17%), ricoveri 1.821 (+14), di cui 1.610 (+10) in area non critica e 211 (+4) in terapia intensiva, +36 i decessi.
“Oggi abbiamo fatto una Giunta straordinaria per il nuovo Piano di sanità pubblica e il nuovo Piano vaccinale mutuato da quello nazionale, con un cambio di strategia basata su due aspetti: la priorità a persone super fragili e la divisione per classi di età”, ha spiegato l’assessore Lanzarin.
Piano di sanità pubblica e vaccini: le modifiche
Ha preso la parola la dottoressa Russo, che ha illustrato le ultime modifiche del Piano di sanità pubblica aggiornando anche sul nuovo Piano vaccini con i nuovi criteri di priorità decisi a livello nazionale.
“Primo obiettivo delle modifiche è intercettare meglio le nuove varianti, noi abbiamo in particolare quella inglese più concentrata nella provincia di Padova. Ci sono degli aggiornamenti anche sui test proprio per individuare meglio le varianti e sul contact tracing. Il tempo di isolamento e quarantena viene portato a 14 giorni anziché 10 per maggiore precauzione e viene allargata l’indagine anche ai contatti occasionali del positivo”.
Sui vaccini invece:
“L’aggiornamento riguarda la conferma dell’attività in parallelo, ma con una divisione più netta per fasce d’età che elimina il problema delle priorità di categoria. E’ stata inserita anche tutta la parte della disabilità. Prevale dunque il criterio dell’età. Ci sarà anche una parte dedicata alla vaccinazione a domicilio, per i soggetti impossibilitati a muoversi”.
Vaccinazione a domicilio per gli ultraottantenni bloccati in casa
Per l’andamento attuale della campagna vaccinale, è stata fatta una mappatura sulla modalità di reclutamento degli ultraottantenni con invito nominativo (spesso “porta a porta”).
“Le coorti chiamate per prime, ovvero le classi ’41 ’40 ’39 le vaccinazioni sono state quasi concluse con una partecipazione superiore all’80%, poi invece per le coorti a partire dal ’38 in tutte le Ulss sono stati mandati gli inviti, mentre per gli altri sono in corso le convocazioni. Molti di loro, ultraottantenni, saranno vaccinati a domicilio avvalendoci dei medici di base. Verranno avvisati via lettera o sms”.
La prossima settimana verrà comunque valutata anche la possibilità della prenotazione. Entro la prima settimana di aprile l’auspicio, vaccini permettendo, è di completare la vaccinazione di tutti gli ultraottantenni.