Sanità pubblica, Zaia: “Pronta nuova delibera, 100 milioni di euro e 1000 assunzioni in più”
Importanti interventi sia per la parte sanitaria ospedaliera che per quella territoriale.
Grande novità per la sanità.
Il bollettino
Durante la conferenza stampa di oggi, 24 giugno 2020, il Governatore Luca Zaia ha annunciato l’importante delibera che riguarda la sanità. Prima ha esposto il bollettino che vede 899.098 tamponi, (+11mila), positivi 19.253 (+3), isolamento 741 (-17), 216 ricoverati in ospedale (-5), terapia intensiva 11, (1 covid e 10 no covid), 2004 morti, invariati, 1425 in ospedale, invariato, dimessi 3552, (+5), nati 99.
Una delibera strategica
Il presidente della Regione Veneto ha annunciato che è pronta una nuova delibera strategica che permetterà di riorganizzare la rete ospedaliera e le Rsa. A tal proposito Luca Zaia ha spiegato:
“C’è una delibera strategica, programmatoria che in un modo va a confermare le scelte fatto. E’ una delibera che prevede la riorganizzazione della rete ospedaliera, delle Rsa. La delibera parte dal presupposto di mettere in campo un centinaio di milioni euro per le attività. Un esempio? Il pronto soccorso non avrà più le tende ma manufatti, ci saranno degli ampliamenti per creare dei percorsi separati per infetti da Coronavirus o altre pandemie”.
Uno sguardo al futuro
Zaia ha proseguito spiegando:
“Noi guardiamo al futuro con rischi che non consociamo e per avere un accesso ordinario. Pensiamo alle terapie intensive, se si guarda alle sale operatorie siamo andati da 464 a 825 posti, puntiamo a mille posti che garantiamo e le vogliamo rendere organiche e strutturali. Stabilizzare le postazioni come per le terapie semi intensive. Si vuole potenziare il Suem, vogliamo rinforzare con 100 milioni di euro la rete ospedaliera, il territorio con le Usca, gli infermieri di famiglia. Pensiamo a mille assunzioni nell’ambito della sanità e inseriamo anche una figura nuova nelle Rsa che sarà il direttore sanitario che ha una valenza tecnica. Sempre nell’ambito delle Rsa stiamo cercando delle strutture ‘polmone’, esterne dove poter trasferire il paziente affetto da infezione pandemica”.
Il piano nel dettaglio
L’assessore Manuela Lanzarin ha spiegato:
“Dal decreto rilancio numero 34 del 19 maggio 2020, a livello sanitario ha serie articoli che prevedono 3miliardi di euro che saranno divisi per le Regioni. Al Veneto il riparto è dell’8%, il presidente citava 100 milioni relativi a interventi strutturali poi ci sono delle altre cifre legate al personale per interventi strutturali”.
Per la parte sanitaria ospedaliera:
- Potenziamento terapie intensive e seminitensive sul parametro di posti letto aggiuntivi con adeguamenti strutturali;
- Passaggio parte emergenza-urgenza, relativa al Pronto Soccorso: i 43 Pronto Soccorso del Veneto pubblici avranno un intervento modulabile. Verranno tolte le tende e andranno posizionate delle strutture mobili per affrontare l’emergenza. Ci sarà uno studio per trovare degli spazi fissi per dividere il triage;
- Potenziare Suem, centrali operative 118
Per la parte territoriale:
- Assistenza domiciliare gestiti da 30mila persone a casa con l’Adi. Saranno individuati 8 infermieri di famiglia ogni 50mila abitanti. Nel totale saranno assunti 441 infermieri di famiglia;
- Confermate le Usca, ce ne sono 51 attive in Veneto. Rimangono di supporto rispetto ai medici di medicina generale, Rsa e non solo;
- Potenziamento dei dipartimenti di igiene e sanità pubblica: 1 assistente sanitario o tecnico ogni 10mila abitanti. Si occuperà dell’indagine epidemiologica, sarà il collegamento tra la parte territoriale e quella legata ai medici di medicina generale;
- Rsa: 3 livelli previsti del personale, il primo è il direttore sanitario, figura con parametri definiti, con qualifica e laurea in medicina e chirurgia, specializzato in sanità pubblica. Un direttore sanitario ogni 230 posti letto. Un medico curante che è in capo a ogni singola azienda.