Sospiro di sollievo

Tavolo al Mise per la situazione Acc-Wanbao: "Festeggiamo per l'interessamento del gruppo Lu-Ve"

La società Sest ha intenzione di assumere 150 lavoratori su un totale di 250, anche se gli esuberi effettivi potrebbero secondo il commissario straordinario scendere a 35.

Tavolo al Mise per la situazione Acc-Wanbao: "Festeggiamo per l'interessamento del gruppo Lu-Ve"
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Nel corso della giornata di oggi, mercoledì 23 febbraio 2022, è stata confermato l’interessamento della società Sest del gruppo Lu-Ve per la realtà ex Acc-Wanbao. A tirare le somme del tavolo tenutosi al Mise (Ministero dello sviluppo economico), è l’Assessore regionale al lavoro del Veneto, Elena Donazzan:

"Oggi si è scritta una pagina ingloriosa per la politica dell’industria italiana. Si è chiusa, di fatto, la storia della Zanussi Industrie Meccaniche, la storia del compressore, parte nobile dell’elettrodomestico più diffuso al mondo, il frigorifero, settore che continuerà a crescere. Al Mise oggi festeggiamo con la promessa che la Regione del Veneto sarà sempre accanto a quello stabilimento e, in particolare, al progetto industriale che l’azienda italiana LU-Ve, di due famiglie italiane e una bellunese, hanno deciso di continuare ad investire sulla produzione".

Tavolo al Mise per la situazione Acc-Wanbao

Nell’incontro tenutosi oggi, mercoledì 23 febbraio 2022, è stato confermato l’interessamento della società Sest del gruppo Lu-Ve per la realtà ex Acc-Wanbao. Sest ha intenzione di assumere 150 lavoratori su un totale di 250, anche se gli esuberi effettivi potrebbero secondo il commissario straordinario scendere a 35, fra pensionandi e coloro che già possono essere occupati altrove.

Le sigle sindacali Fim, Fiom e Uilm, in una nota, dichiarano:

"L’assunzione sarà preceduta da distacchi temporanei: i primi 40 distacchi inizieranno subito, per poi proseguire a scaglioni nell’arco di due anni e mezzo: 30 entro il gennaio 2023, 30 entro luglio 2023, 30 entro gennaio 2024 e i restanti 20 entro luglio 2024. Sest occuperebbe quindi progressivamente gli spazi e i lavoratori della ex Acc- Wanbao di Mel per produrre non più compressori, ma scambiatori di calore. Gli investimenti ammonterebbero a 6 milioni di euro, più i 2 spesi per l’immobile.

Il prossimo incontro si terrà il 3 marzo 2022 a Borgo Valbelluna. Il Comitato di Sorveglianza socio-istituzionale, presieduto dal sindaco Stefano Cesa, con la Regione del Veneto avvierà i primi incontri tra sindacato e nuova azienda, alla presenza dell’amministrazione straordinaria.

"Festeggiamo per l'interessamento del gruppo Lu-Ve"

Commenta così l’Assessore regionale al lavoro del Veneto, Elena Donazzan, l’esito dell’incontro odierno in sede ministeriale relativo alla situazione di ACC Wanbao di Borgo Valbelluna:

Oggi si è scritta una pagina ingloriosa per la politica dell’industria italiana. Si è chiusa, di fatto, la storia della Zanussi Industrie Meccaniche, la storia del compressore, parte nobile dell’elettrodomestico più diffuso al mondo, il frigorifero, settore che continuerà a crescere. Si chiudono qui i nostri ragionamenti con il sindacato, con una parte del Governo, su come mantenere in vita una filiera del compressore italiano, anche alla luce della pandemia e della manifesta evidenza che parte di produzioni dalla Cina non sarà più conveniente né fare né importare”.

L’industria italiana oggi chiude una ulteriore tassello della propria struttura industriale – indica ancora Elena Donazzan -. Si chiude una storia e si penalizza il comparto dell’elettrodomestico e la filiera del freddo, ovvero del frigorifero, che continuerà ad avere aziende leader come Electrolux, sempre in Italia, a pochi chilometri da Borgo Valbelluna. Di ciò non siamo responsabili noi del territorio. Anzi, se oggi si può festeggiare il fatto che un imprenditore coraggioso abbia voluto investire sullo stabilimento e in una reindustrializzazione è solo perchè i lavoratori hanno dimostrato attaccamento alla propria impresa e tanta voglia di lavorare”.

“A dispetto di qualche luogo comune che ignorano la realtà di ACC, la storia di ACC, la capacità dei lavoratori – puntualizza Elena Donazzan -. E grazie ad un Commissario straordinario, Maurizio Castro, a cui va il nostro riconoscimento per aver continuato a far lavorare questa azienda che, ad un certo era costretta, non avendo avuto aiuti finanziaria da alcuno (né banche né l’accesso alla procedura di amministrazione straordinaria) ha saputo generare un flusso di cassa legato ai produttori di frigoriferi, a cui va, comunque; il nostro ringraziamento per avere continuato a commissionare la produzione di compressori in provincia di Belluno. Non è stata una scelta dei clienti, né tanto meno una scelta di ACC quella di chiudere. È stata la volontà di chi non ha creduto che si dovesse fare compressori in Italia” conclude l’assessore Donazzan.

Al Mise oggi festeggiamo con la promessa che la Regione del Veneto sarà sempre accanto a quello stabilimento e, in particolare, al progetto industriale che l’azienda italiana LU-Ve, di due famiglie italiane e una bellunese, hanno deciso di continuare ad investire sulla produzione” conclude l’Assessore regionale al lavoro del Veneto.

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