L'evento

Da Jimy Hendrix a Mulan, ecco gli spaventapasseri più belli di Borgo Valbelluna

Sette gli artisti, bellunesi e vicentini, impegnati quest'anno nella realizzazione degli spaventapasseri

Da Jimy Hendrix a Mulan, ecco gli spaventapasseri più belli di Borgo Valbelluna
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Quasi 200 bambini delle scuole di Borgo Valbelluna hanno partecipato questa mattina all'inaugurazione della seconda edizione del simposio biennale regionale di “Spaventapasseri in vigna”, organizzato a Zottier di Borgo Valbelluna dall'azienda agricola Poggio Pagnan.

Da Jimy Hendrix a Mulan, ecco gli spaventapasseri più belli di Borgo Valbelluna

Sette gli artisti, bellunesi e vicentini, impegnati quest'anno nella realizzazione degli spaventapasseri che saranno posizionati nei vigneti che circondano l'azienda e che  hanno raccontato agli studenti il loro lavoro.

Sara Andrich di Canale D’Agordo ha realizzato il “Curlich”, leggendario e spaventoso uccello notturno, con due corde che ne muovono le ali; Ennio De Bona di Igne, appassionato musicista, ha omaggiato Jimi Hendrix, a partire dalla creazione di una chitarra per mancini.

Dario Stragà di Provagna, in ossequio alla tradizione del luogo, ha riprodotto un contadino con gli abiti e gli arnesi di un tempo; Gianluca De Nard di Sedico si è ispirato al cartone animato della Disney “Mulan” per la sua figura di guardiano del vigneto.

Marco Pangrazio di Asiago è salito tra le Dolomiti con uno scheletro intabarrato e con il teschio d'uccello; Manuel Rossi Ciudi, anche lui di Asiago, è rimasto “sul tema” con un uomo che beve vino; infine, Luca Magnabosco di Roana ha invece realizzato uno spaventapasseri in ferro riciclato, “armato” di un fucile che termina con una girandola che, con il vento, fa suonare dei campanellini.

Le opere degli artisti, selezionati dal curatore artistico della rassegna Beppino Lorenzet, hanno fatto bella mostra di sé sul piazzale di Poggio Pagnan per tutta la giornata, e presto verranno posizionati nei vigneti per allontanare gli uccelli e per essere visitati dalle famiglie.

Soddisfatti per la riuscita della giornata gli organizzatori, Giampaolo Ciet e Alex Limana.

"Per il secondo anno ospitiamo questa rassegna all'insegna della tradizione e della sostenibilità. Gli spaventapasseri sono infatti un simbolo delle nostre zone rurali, e abbiamo chiesto agli artisti di realizzarli con materiali naturali e riciclati, come fatto con quelli realizzati due anni fa - sottolinea Ciet - La coltura di vitigni resistenti pone grande attenzione all'ambiente, richiedendo un consumo d'acqua minore e meno trattamenti rispetto ai vigneti tradizionali. Dal 2015, sono già 50 gli ettari di vitigni resistenti nella nostra provincia; nella zona compresa tra la Valbelluna e l'Alpago sono già nate una quindicina di aziende che producono complessivamente una quarantina di diverse etichette". 

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