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Cosa fare a Belluno e provincia: gli eventi del weekend del 18 e 19 dicembre 2021

Ecco cosa poter fare nella splendida provincia abbracciata dalle Dolomiti.

Cosa fare a Belluno e provincia: gli eventi del weekend del 18 e 19 dicembre 2021
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Gli appuntamenti imperdibili per il fine settimana in arrivo a Belluno e provincia. Ecco i nostri consueti consigli per sabato 18 e domenica 19 dicembre 2021.

Cosa fare a Belluno e provincia nel weekend

CORTINA. Nell'olimpo di Beethoven

Il Maestro Donato Renzetti, “bacchetta magica” dal riverbero internazionale, calcherà per la prima volta il palco dell’Alexander Girardi Hall e dirigerà Davide Ranaldi, pianista vincitore del 37esimo Premio Venezia 2021 del Teatro La Fenice, e l’Orchestra Regionale Filarmonia Veneta.

Il programma prevede il Concerto per pianoforte e orchestra n°2 Op. 19 di Ludwig van Beethoven e la Sinfonia n.41, K.551 Jupiter di Wolfgang Amadeus Mozart. “Beethoven e i colossi della musica – commenta Renzetti - hanno saputo tracciare percorsi sempre positivi, pieni di entusiasmo e fiducia. Il messaggio che raccogliamo dalla loro musica è che non dobbiamo avere paura”.

L’eccezionale evento nasce dalla sinergia tra l’associazione Musincantus, il Maestro Donato Renzetti con il progetto Obiettivo Orchestra della Scuola di Alto Perfezionamento Musicale di Saluzzo, il Concorso Pianistico Internazionale Ferruccio Busoni, l’Orchestra Regionale Filarmonia Veneta e la Filarmonica TRT – Teatro Regio Torino.

Cortina d’Ampezzo (Belluno) si prepara anche musicalmente a diventare città olimpica: domenica 19 dicembre alle 20.45 l’Alexander Girardi Hall accoglierà per la prima volta il celebre Maestro Donato Renzetti e il debutto del pianista Davide Ranaldi, neo vincitore del 37esimo Premio Venezia 2021 del Teatro La Fenice insieme all’Orchestra Regionale Filarmonia Veneta, il progetto pluriennale Nell’Olimpo di Beethoven, un percorso in musica che culminerà nell’anno olimpico 2026, iniziato coinvolgendo il Teatro Comunale di Treviso mercoledì 15 dicembre e il Teatro Salieri di Legnago (Verona) sabato 18 dicembre.

Nell’Olimpo di Beethoven è promosso dall’associazione trevigiana Musincantus, dal Maestro Donato Renzetti con il progetto Obiettivo Orchestra della Scuola di Alto Perfezionamento Musicale di Saluzzo, dal Concorso Pianistico Internazionale Ferruccio Busoni, dall’Orchestra Regionale Filarmonia Veneta e dalla Filarmonica TRT – Teatro Regio Torino, tutte realtà di primissimo livello del panorama musicale nazionale e non solo. Promosso sulla scia del 250° anniversario della nascita di Ludwig van Beethoven, celebrato nel 2020, Nell’Olimpo di Beethoven si fonda sull’idea di creare, attraverso l’esecuzione integrale dei concerti per strumento del genio di Bonn, un percorso che culminerà nell’anno olimpico 2026: i virtuosi del pianoforte saranno equiparati ai campioni sportivi e il direttore d’orchestra all’allenatore del team, tutti insieme per costruire una squadra musicale che brillerà in occasione dei Giochi invernali. L’iniziativa è patrocinata dal Ministero della Cultura, dalla Regione Veneto e dalle Province di Treviso e Belluno.

Il programma. A Cortina d’Ampezzo, dove la data è inserita nel programma di CortinAteatro (il programma promosso da Musincantus e Comune di Cortina d’Ampezzo), sarà proposto il Concerto per pianoforte e orchestra n°2 Op. 19, che può essere considerato il primo dei concerti per pianoforte di Beethoven (anche se fu pubblicato dopo il Concerto in do maggiore). La prima esecuzione in pubblico avvenne il 29 marzo 1795 al Burgtheater di Vienna, con Antonio Salieri direttore orchestra e Ludwig van Beethoven al piano. Successivamente venne ulteriormente rielaborato e riproposto a Praga nel 1798, per subire poi un’altra correzione nel 1801 e approdare alla versione che oggi conosciamo. Il concerto di Beethoven sarà preceduto dalla Sinfonia n.41, K.551 Jupiter di Wolfgang Amadeus Mozart che, completata nel 1788 è l’ultima del compositore viennese. Entrambe le opere appartengono al periodo in cui avvenne l’incontro tra Mozart e Beethoven, in occasione del quale si narra che il compositore austriaco ammonì: “Tenete d’occhio questo giovane, avrà qualcosa da raccontarvi”.

Del resto, anche la scelta del repertorio vuole comunicare l’intento del progetto: affiancare artisti affermati e giovani promesse, in un ideale passaggio di testimone. Gli interpreti. Il Maestro Donato Renzetti calcherà per la prima volta il palcoscenico dell’Alexander Girardi Hall, dopo essersi esibito nei più prestigiosi del mondo durante la sua lunga carriera e aver diretto l’orchestra domenica scorsa al Gala per celebrare il ventennale dell’Accademia Teatro alla Scala nel tempio della lirica milanese, al quale ha preso parte anche la soprano bellunese Chiara Isotton. La sua è una storia che “sarebbe piaciuta agli americani”, come scrisse di lui Enzo Biagi. Nato in una famiglia musicista e canterina a Torino di Sangro, paesino abruzzese, sin da bambino sognava di diventare direttore d’orchestra. Dopo aver studiato composizione e direzione d’orchestra al Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano e aver ottenuto numerosi riconoscimenti vincendo importanti concorsi internazionali, la sua carriera non ha avuto soste alternando l’attività sinfonica con produzioni d’opera lirica e registrazioni discografiche; ha collaborato con orchestre prestigiose ed è stato invitato nei principali teatri lirici di tutto il mondo. È stato direttore principale dell’Orchestra Internazionale d’Italia, dell’Orchestra della Toscana e dell’Orchestra stabile di Bergamo e per nove anni consecutivi di Macerata Opera. Nel 1994 è stato nominato direttore principale dell’Orchestra Stabile di Bergamo e della Filarmonia Veneta, nonché consulente artistico del Teatro Comunale di Treviso. Ha lavorato con Placido Domingo e Luciano Pavarotti, Dario Fo e Giorgio Albertazzi, dirigendo per Giovanni Paolo II e Carlo Azeglio Ciampi.

“Sono curioso – ammette Renzetti - di lavorare per la prima volta con il giovanissimo Davide Ranaldi. I giovani sono da sempre la mia passione, non avendo avuto figli è il mio modo per essere nonostante tutto “padre”, nel senso della trasmissione delle mie esperienze musicali ma anche umane alle nuove generazioni. Mozart e Beethoven sono due colossi non solo della musica, ma della storia dell’umanità: se noi viviamo nell’epoca della pandemia, loro hanno visto guerre e rivoluzioni, carestie e difficoltà che oggi per noi sarebbero inimmaginabili. E attraverso la musica hanno saputo tracciare percorsi sempre positivi, pieni di entusiasmo e di fiducia. Ecco il messaggio migliore che raccogliamo dalla loro musica, che non dobbiamo avere paura”. Il grande maestro dirigerà un astro nascente, il giovanissimo pianista Davide Ranaldi, vincitore della 37esima edizioni del Premio Venezia 2021, promosso dalla Fondazione Amici della Fenice e rivolto ai migliori diplomati a livello nazionale. Milanese, classe 2000, si è avvicinato allo studio del pianoforte ad appena quattro anni e negli anni ha vinto numerosi concorsi, nazionali ed internazionali; si è diplomato al Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano lo scorso febbraio con il Massimo dei voti e attualmente è seguito dai maestri Alexander Romanovsky e Leonid Margarius. Rinaldi sarà affiancato sul palcoscenico dell’Alexander Girardi Hall dall’Orchestra Regionale Filarmonia Veneta, protagonista di memorabili stagioni concertistiche sul principale palcoscenico trevigiano, delle quali il Maestro Renzetti è stato protagonista ed artefice. L’orchestra investe e partecipa attivamente al progetto, con la volontà e il desiderio di riappropriarsi anche di un repertorio poco percorso negli ultimi anni.

FELTRE. Mostra mercato dell'usato e dell'antiquariato

Nella splendida cornice del centro storico di Feltre si svolge la “Fiera dell’oggetto ritrovato”. Una mostra-mercato in cui associazioni, comitati, singoli cittadini e commercianti del settore collezionismo, antiquariato e modernariato vendono e scambiano oggetti usati e di antiquariato con la finalità di favorire e promuovere la cultura del riuso, del riciclo, del restauro degli oggetti in una prospettiva di sostenibilità ambientale, sociale ed economica.

FELTRE. Collezione di vetri Carla Nasci-Ferruccio Franzoia

  • Sabato 18 e domenica 19 dicembre

Fino al 31 dicembre 2021 a Feltre, ai capolavori in ferro battuto di Carlo Rizzarda si aggiungono ora, in un intrigante connubio di forza e fragilità, i preziosi vetri d’autore della Collezione Carla Nasci-Ferruccio Franzoia: 800 pezzi che spaziano dal XVIII secolo alla contemporaneità, con uno speciale focus sulla produzione muranese e, in particolare, sui grandi “creativi” del vetro. Scarpa e Zecchin, innanzitutto. Con Martinuzzi, Buzzi, Tyra Lundgren, Paolo Venini, Massimo Vignelli, Fulvio Bianconi, Toni Zuccheri, Alfredo Barbini, Archimede Seguso, Flavio Poli, Tapio Wirkkala, Guido Balsamo Stella, Giuseppe Barovier e Guido Bin, pseudonimo di Mario Deluigi e a contemporanei come i Santillana, Sergio Asti e Luciano Gaspari. Per rimanere aggiornati su giorni e orari di apertura, consultare il sito web ufficiale.

DOVE: Galleria d'arte moderna Carlo Rizzarda, via Paradiso 8, Feltre (BL)

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