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Cosa fare a Belluno e provincia nel weekend: gli eventi di sabato 12 e domenica 13 febbraio 2022

Ecco cosa poter fare nella splendida provincia abbracciata dalle Dolomiti.

Cosa fare a Belluno e provincia nel weekend: gli eventi di sabato 12 e domenica 13 febbraio 2022
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Gli appuntamenti imperdibili a Belluno e provincia. Ecco i nostri consueti consigli per sabato 12 e domenica 13 febbraio 2022.

Cosa fare a Belluno e provincia nel weekend

BELLUNO. Biancaneve, la vera storia

Premio Eolo Award 2018 quale migliore spettacolo di teatro per ragazzi e premio Padova 2017 – Amici di Emanuele Luzzati, riporta a Belluno il magico segno scenico di Michelangelo Campanale, anche autore del Cappuccetto Rosso che ha entusiasmato il pubblico delle famiglie nelle scorse stagioni. Un segno connotato da uno straordinario immaginario visivo, per donare ai ragazzi storie che riescano ad emozionarli, senza edulcoranti e senza bugie. La fiaba, integralmente raccontata e interpretata da più attori, viene qui incastonata in un impianto scenico imponente che ne evoca i tanti luoghi e concorre, insieme alle luci e alle musiche, a restituirci tutta l’emozione in essa insita. Appuntamento per domenica 13 febbraio.

FELTRE. Cortina tra il sole e le stelle

L'iniziativa "Succede d'inverno...nei musei a Feltre" prevede una serie di visite guidate nei due musei feltrini: il Museo Civico e la Galleria Rizzarda.

Domenica 13 febbraio 2022
Amore tra le righe - ore 15.00
Un percorso a tappe letterarie presso le sale del museo dove in collaborazione con l’associazione “Bizzarri Lettori” si scoprirà come l’amore era visto nella letteratura dall’età romana al 1700.
Evento a pagamento

CORTINA. "Una montagna di libri", incontro con Aldo Cazzullo

Sabato 12 febbraio 2022
Ore 18
Miramonti Majestic Grand Hotel

“«I nostri nemici finiranno all’Inferno; le nostre mamme in Paradiso; ma a noi un po’ di Purgatorio non lo leva nessuno. Per questo il Purgatorio è il posto degli uomini, dove andremo tutti. Meglio sapere per tempo quel che ci aspetta. Dante stesso pensava di finirvi da morto, nel girone dei superbi…». Aldo Cazzullo prosegue il viaggio sulle orme del «poeta che inventò l’Italia». Il romanzo della Divina Commedia racconta ora il Purgatorio: il luogo del «quasi», dell’attesa della felicità; che è in sé una forma di felicità. Un mondo di nostalgia ma anche di consolazione, dove il tempo che passa non avvicina alla morte ma alla salvezza. Una terra di frontiera tra l’uomo e Dio, con il fascino di una città di confine. Il Purgatorio è il luogo degli artisti: il musico Casella, il poeta Guinizzelli, il miniaturista Oderisi, che cita l’amico di Dante, Giotto. Ci sono i condottieri pentiti nell’ultima ora: Manfredi con il ciglio «diviso» da un colpo, Bonconte, Provenzano Salvani. E ci sono le donne: gli occhi cuciti dell’invidiosa Sapìa, le lacrime disperate della vedova Nella, la splendida apparizione di Pia de’ Tolomei. Nel Purgatorio, oltre a descrivere il Bel Paese, il poeta pronuncia la sua terribile invettiva civile: «Ahi serva Italia, di dolore ostello…». E in cima alla montagna, entrato nell’Eden, ritrova Beatrice, più bella ancora di come la ricordava. Dante trema per l’emozione, piange, perde Virgilio, e si prepara a volare con la donna amata in Paradiso.

Aldo Cazzullo (Alba, 1966) è inviato e editorialista del «Corriere della Sera», dove cura la pagina delle Lettere. Da Mondadori ha pubblicato venti libri sulla storia e l’identità italiana. Tra i suoi ultimi Viva l’Italia! (2010), La mia anima è ovunque tu sia (2011), Basta piangere! (2013), La guerra dei nostri nonni (2014), Possa il mio sangue servire (2015), Le donne erediteranno la terra (2016), Metti via quel cellulare (2017), Giuro che non avrò più fame (2018), con Fabrizio Roncone Peccati immortali (2019), e A riveder le stelle. Dante, il poeta che inventò l’Italia (2020).

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