Cosa fare a Belluno e provincia nel weekend: gli eventi di sabato 23 e domenica 24 marzo 2024
Ecco cosa poter fare nella splendida provincia abbracciata dalle Dolomiti. Nell'articolo i consigli per sabato 23 e domenica 24 marzo
Gli appuntamenti imperdibili a Belluno e provincia. Ecco i nostri consueti consigli per sabato 23 e domenica 24 marzo 2024.
Cosa fare a Belluno e provincia nel weekend
CORTINA. Trofeo Memorial Scoiattoli
- Sabato 23 marzo
Il Gruppo Scoiattoli Cortina, antico sodalizio di appassionati alpinisti e arrampicatori, organizza per sabato 23 marzo 2024 la tradizionale "Skialp", gara di sci alpinismo in notturna nell'area delle 5 Torri.
I partecipanti gareggeranno per il Trofeo Memorial Scoiattoli.
Informazioni
Partenza: dalla località Bai de Dònes;
Arrivo: rifugio Scoiattoli;
A seguire: premiazione e spaghettata al rifugio Scoiattoli riservata ai concorrenti;
Attenzione: è obbligatorio l'utilizzo della lampada frontale;
Per maggiori informazioni: info@scoiattoli.org.
FELTRE. Giornate FAI di primavera
- Sabato 23 marzo
Nel corso della visita sarà ripercorsa la storia del santuario dei SS. Vittore e Corona dalla sua fondazione, attraverso gli affreschi delle lunette del chiostro che ne narrano la storia e le vicende. All'interno del Santuario saranno illustrati i principali cicli pittorici medievali, tra cui il Giudizio Universale e la giottesca Ultima Cena, oltre al racconto del martirio dei santi patroni della Città di Feltre e della sua antica diocesi ed altri affreschi con teorie di santi e effigie della Vergine di varie epoche. Presente anche un'antico scranno vescovile in pietra massiccia, che si ritiene dotato di poteri taumaturgici. Il percorso di visita comprende anche il refettorio del convento e due aree generalmente non visibili: la sacristia ed est del martyrium, con lo splendido sarcofago preziosamente intagliato nel marmo del nobile condottiero Giovanni da Vidor, e la Sala degli Affreschi moderni, ricavata nella più antica sacrestia della chiesa.
Il piccolo borgo di Celarda sorge fra il Monte Miesna e il Monte Garda vicino alla sponda destra del fiume Piave, nei pressi della riserva naturale e oasi protetta detta "Il Vincheto di Celarda". L'area è una delle più suggestive porte di ingresso al Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi, nella quale si incastona come una perla rara la chiesetta di S. Benedetto, nei pressi dell'antica latteria turnaria detta "Casel".
"Casél" significa latteria, caseificio. Nel territorio provinciale bellunese ne sono disseminati parecchi. Qui fino a pochi anni fa operavano le latterie turnarie cooperative sorte attorno a fine '800. Questo conserva il mulino ad acqua e molte attrezzature per la produzione dei latticini. La chiesetta di S. Benedetto, edificata in epoca medioevale in un luogo ove forse sorgeva un piccolo insediamento difensivo a controllo del fiume Piave, è citata per la prima volta in un documento del 1386. Ampliata nel Seicento con un intervento che ha comportato anche l'intonacatura dei cicli pittorici medievali, la chiesa è stata restaurata nel 1998 e i suoi affreschi tornati alla luce e recuperati raccontano, assieme ai dipinti, una storia condivisa con il vicino santuario dei Santi Vittore e Corona.
Il "Casèl" è un edificio molto semplice, lambito dall'antica roggia (il canale che alimenta la ruota del mulino). La chiesetta presenta sulle pareti cicli affrescati tre e quattrocenteschi pregevoli per la loro fattura, la qualità pittorica e l'integrità della policromia che li contraddistinguono; di influsso vivariniano sono i dipinti murali della volta. All'interno della navata si ammirano altari lignei barocchi con pale di Domenico Falce e Giovanni Buonagrazia.
BELLUNO. CammiNATURAlmente primavera 2024
- Sabato 23 marzo
Sabato 23 marzo 2024 – SOSSAI – un’icona delle borgate della Val Belluna.
Sossai è una delle borgate più caratteristiche non solo del Castionese ma di tutta la Val Belluna. Da apprezzare, tra l’altro, la Villa Alpago con gli affreschi all’interno, la chiesa di S. Giustina con il pregevole dipinto di S.Eurosia, e soprattutto i tipici “cortivi” chiusi da alte mura.
Percorso di poche centinaia di metri, senza apprezzabile dislivello. Durata di ca. 2 ore e mezza. Ci condurrà Silvano De Salvador, esperto conoscitore della vita e della storia di Sossai.
BORGO VALBELLUNA. Mostra "L'arte che va oltre..."
- Sabato 23 e domenica 24 marzo
A Palazzo delle Contesse di Mel, nel comune di Borgo Valbelluna, mostra personale dedicata all’artista bellunese Celestino Facchin “L’arte che va oltre”.
Oltre 50 opere che ripercorrono l’attività artistica di Facchin, dai primi lavori astratti, alle ultime opere, volte alla sperimentazione geometrica e alla ricerca di soluzioni cromo-percettive pure ed applicate, fedeli alle teorie di Goethe, Schopenhauer, Kandinsky e Itten.
Un viaggio che invita lo spettatore a "perdersi" tra i diversi linguaggi creativi di Celestino, il cui scopo è quello di stimolare la percezione visiva dell’osservatore, tramite complesse figure geometriche e l’utilizzo di colori puri, sfumati e accostati con grande maestria.
L’evento ospita molti lavori inediti e sarà presentato dalla curatrice Antonella Alban.
L’esposizione è visitabile, gratuitamente, dal 2 marzo al 21 aprile 2024, seguendo i seguenti orari:
venerdì, 15:00-19:30 sabato e domenica, 10:00-12:30 / 15:00-19:30
BELLUNO. Spettacolo teatrale "Il padre della sposa"
- Sabato 23 marzo
Giovanni è un imprenditore e padre di famiglia, la cui bella e giovane figlia sta per convolare a nozze. La ragazza sta per sposare il rampollo di una ricca famiglia, ma l’imminente matrimonio, con annessi caotici preparativi, avrà un effetto straniante sul povero padre. In cuor suo l’uomo non vuole accettare il fatto che la figlia sia ormai una donna e il solo pensiero di lasciare l’adorata fanciulla nelle mani di uno sconosciuto lo fa impazzire.
Il padre della sposa, di cui saranno strepitosi mattatori Gianfranco Jannuzzo e Barbara De Rossi, qui guidati da Gianluca Guidi, si presenta come una divertente comedy piena di gag e momenti coinvolgenti, animata da situazioni tenere e divertenti.
Produzione: Virginy, L’isola Trovata
Regia: Gianluca Guidi
Autore: Caroline Francke
Protagonisti: Gianfranco Jannuzzo e Barbara De Rossi
Informazioni e prenotazioni: Circolo Cultura e Stampa Bellunese
0437 948911
info@ccsb.it
www.circoloculturaestampabellunese.it
Prenotazioni:
platea/galleria centrale € 40
galleria laterale € 30
loggione centrale € 25
loggione laterale € 15
AGORDO. Giornate FAI di primavera
- Sabato 23 e domenica 24 marzo
Villa Crotta de Manzoni si trova ad Agordo, in una suggestiva conca circondata dalle Dolomiti, una delle "punte" di penetrazione estreme verso nord della cultura veneta, dove "L'ultima onda della Serenissima che si rompe e muore ai piedi delle maestose cattedrali rocciose del Nord" (Dino Buzzati). Significativo esempio di villa veneta costruita in un contesto montano, essa presenta un duplice volto: cittadino nella facciata rivolta alla grande piazza di Agordo e ad essa perfettamente integrata; agreste, tipico delle case di campagna, nel lato che si affaccia sullo splendido brolo.
La villa sorge sulla proprietà acquistata a inizio Seicento da Francesco Crotta, membro di una delle famiglie più importanti e potenti della zona, che possedeva miniere ed esercitava il commercio di legname e granaglie con Venezia, dove era proprietaria di un palazzo sul Canal Grande. All'epoca la proprietà consisteva in un edificio di matrice cinquecentesca che venne rialzato e a cui Francesco fece aggiungere un secondo edificio che oggi corrisponde al corpo principale della villa. Furono gli eredi di Francesco, Giuseppe e Giovanni Antonio che commissionarono ad un ignoto architetto l'opera di ampliamento dello stabile per rendere onore ai fasti del casato. Nel 1813 villa Crotta passò di proprietà ai Manzoni.