Cosa fare a Belluno e provincia nel weekend: gli eventi di sabato 25 e domenica 26 febbraio 2023
Ecco cosa poter fare nella splendida provincia abbracciata dalle Dolomiti
Gli appuntamenti imperdibili a Belluno e provincia. Ecco i nostri consueti consigli per sabato 25 e domenica 26 febbraio 2023.
Cosa fare a Belluno e provincia nel weekend
CORTINA D'AMPEZZO. Simone Moro incontra gli appassionati di montagna
- Sabato 25 febbraio
Sabato 25 febbraio, The North Face invita gli appassionati dello sport outdoor a vivere una serata all’insegna delle grandi storie di montagna raccontate dal grande alpinista Simone Moro.
Durante la serata “Speaker Series” che si terrà presso il cinema Alexander Hall di Cortina D’Ampezzo alle ore 19.00, verranno ripercorse le imprese dell’alpinista bergamasco sulle montagne più alte del mondo, con una profonda riflessione su come sia cambiata negli anni la sua visione dell’alpinismo.
La partecipazione all’evento è gratuita previa registrazione a questo link:
CORTINA D'AMPEZZO. COrtina slow run 2023
- Sabato 25 febbraio
Una gara di corsa in notturna sulle piste che hanno ospitato i Mondiali di Sci Alpino 2021.
TRAIL
Il Club Alpino Italiano sezione di Cortina d'Ampezzo organizza la 4a edizione della Cortina Snow Run, gara di corsa in montagna, in semi-autosufficienza, in notturna lungo le piste di sci battute con partenza alle 18:00 sotto il campanile di Cortina. Percorso di circa 17 km, dislivello positivo di 1.380 metri, da completare nel tempo massimo di 4,30 ore.
MINI TRAIL
Anche quest'anno il Club Alpino Italiano organizza la 3a edizione della Cortina Snow Run - Mini Trail, gara di corsa in montagna, in semi-autosufficienza, in notturna lungo le piste di sci battute con partenza alle 18:15 sotto il campanile di Cortina. Percorso di circa 9,5 km, dislivello positivo di 555 metri, da completare nel tempo massimo di 2,00 ore.
BELLUNO. Arlecchino muto per spavento
- Sabato 25 febbraio
Sabato 25 febbraio, alle ore, 20.45, al teatro comunale di Belluno va in scena lo spettacolo "Arlecchino muto per spavento".
Come possono le parole “non dette” o le intonazioni ambigue provocare malintesi e guastare definitivamente l’amicizia di due vecchi amici?
La commedia di Nathalie Sarraute, una delle più importanti scrittrici francesi della seconda metà del Novecento, che ha occupato un posto importante nell’alchimia tra teatro dell’assurdo e teatro del quotidiano, mette al centro della scena la forza delle parole in una ragnatela di incomparabile abilità.
Due amici che si ritrovano dopo un non motivato distacco si interrogano sulle ragioni della loro separazione e scoprono che sono stati i silenzi tra le parole dette e soprattutto le ambiguità delle “intonazioni” a deformare la loro comunicazione aprendola a significati multipli e variati. Ogni “intonazione” può essere variamente interpretata dalla disposizione d’animo di chi l’ascolta.
Questo è il tema centrale di “Pour un oui ou pour un non” titolo che si può semplicemente tradurre con “Per un sì o per un no”, ma che in realtà significa molto di più e che nella nostra lingua ha solo un’apparente valenza speculare.
La prosa della Sarraute, nella sua complessità, è un banco di prova per due manipolatori della parola quali Franco Branciaroli e Umberto Orsini, che si ritrovano sulla scena per dare vita con la loro abilità al terribile gioco al massacro che la commedia prevede.
A guidare questo gioco sarà uno dei maestri indiscussi dello spettacolo, Pier Luigi Pizzi, che ritorna al suo antico amore per la prosa ben noto a chi lo ricorda tra i collaboratori della “Compagnia dei giovani” fin dai sui inizi.
FONZASO. I racconti di Parvana
- Sabato 25 febbraio
Sala Visioni di Fonzaso, ore 17.30. C’era una volta Parvana, una bambina che voleva salvare suo padre, imprigionato dai talebani perché insegnava a sua figlia a leggere e a scrivere. Nel regno oscuro dei fondamentalisti islamici afghani, Parvana taglia i suoi lunghi capelli e indossa gli abiti di un ragazzo per passare inosservata, mantenere la sua famiglia e ritrovare suo padre, veterano di guerra che ha perso una gamba contro i sovietici.
Animazione con durata di 94 min.
Ingresso 7 €
CORTINA. L'arte dei fili d'argento
- Sabato 18 e domenica 19 febbraio
Il Museo Etnografico “Regole d’Ampezzo” in collaborazione con la Union de i Ladis d’Anpezo ha pensato per l’estate 2022 una mostra, che in realtà si protrarrà per la durata di un anno, dedicata ad uno degli artigianati tipici della conca: la filigrana. L’arte della lavorazione dell’argento puro è stato per decenni, secoli persino, uno dei cavalli di battaglia tra gli insegnamenti della Scuola d’Arte, formando nel tempo mastri orafi capaci di dare vita a splendidi capolavori dal gusto e dalla raffinatezza impareggiabili.
Tra i gioielli realizzati in filigrana (prevalentemente in argento, ma alcune parti anche in oro) spiccano i trèmui, caratteristici spilloni per capelli destinati ad adornare l’acconciatura femminile del costume tradizionale. I fiori, che ricordano quelli dei prati presenti a Cortina, sono realizzati partendo da un filo lavorato fino ad ottenere le spessore di 0,08cm, ovvero un capello e sono rifiniti con pietre colorate. Saranno proprio loro, insieme a spille, collane ed altro a far bella mostra di sé nell’esposizione che il Museo Etnografico renderà visitabile dal 1 agosto al 09 ottobre 2022. Un vero e proprio atto d’amore verso un’arte che purtroppo sta scomparendo insieme ai suoi custodi, il cui numero si assottiglia velocemente, ma che merita di essere mostrata ed esaltata affinché qualcuno, magari colpito dalle meraviglie d’argento, decida di raccoglierne il testimone. L’allestimento è stato possibile grazie ai prestiti di alcune famiglie ampezzane che ringraziamo per la disponibilità e generosità nell’affidarci questi preziosi tesori di famiglia. Con l’occasione vogliamo ringraziare i collaboratori e curatori della mostra, in particolare Adriano Verocai, Elsa Zardini, Gioia de Bigontina, Giacomo Pompanin, e Diego Gaspari Bandion per aver messo a disposizione le proprie fotografie.