La commemorazione

Mattarella ricorda le vittime del Vajont: “Lezione terribile ed indimenticabile”

Nella giornata del 9 ottobre, dopo la visita del presidente Mattarella, ci sarà il convegno di apertura della settimana nazionale della Protezione Civile

Mattarella ricorda le vittime del Vajont: “Lezione terribile ed indimenticabile”
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Manca poco al 60esimo anniversario del disastro del Vajont in cui morirono quasi 2mila persone.

Mattarella ricorda le vittime del Vajont: “Lezione terribile ed indimenticabile”

Era il 9 ottobre 1963. Un pezzo del Monte Toc franò nelle acque del bacino sottostante, realizzato tramite la diga che fermava il torrente Vajont, e provocò un’onda gigantesca che spazzò via intere realtà, a partire da quella di Longarone.

“Il Vajont continua a dare una lezione terribile ed indimenticabile di quanto sia importante la tutela del territorio".

Lo ha detto il presidente Sergio Mattarella parlando a Torino in occasione del Festival delle regioni dove ha più volte sottolineato l'importanza della tutela del territorio e dell'ambiente. Mattarella sarà a Longarone proprio il 9 ottobre.

“Avere il presidente della Repubblica per il 60esimo del Vajont è un onore, ma anche un segnale di grande vicinanza - il commento del sindaco di Longarone e presidente della Provincia, Roberto Padrin - Sergio Mattarella è già stato in visita al cimitero di Fortogna nel marzo 2019 e il 9 ottobre farà sentire la presenza dello Stato a fianco dei familiari delle vittime, dei superstiti e dei sopravvissuti, ma anche dei tanti soccorritori e della macchina della solidarietà che si è mossa fin dall’indomani della tragedia”.

Nella giornata del 9 ottobre, dopo la visita del presidente Mattarella, ci sarà il convegno di apertura della settimana nazionale della Protezione Civile (alle 14.30 al Centro culturale di Longarone), incentrato su “Linguaggi e saperi a confronto sessant’anni dopo la catastrofe”. Nel pomeriggio, alle 16, la messa in cimitero in suffragio delle vittime del 9 ottobre 1963, celebrata dal patriarca di Venezia. E in serata lo spettacolo teatrale voluto da Marco Paolini dal titolo “VajontS”, adattamento della celeberrima orazione civile del 1997 e definito un’azione corale dato che collegherà quasi 150 teatri in tutta Italia e diversi attori.

“Terribile e indimenticabile. Una settimana esatta prima della sua visita a Longarone, il presidente Mattarella ha utilizzato due aggettivi che più di altri identificano la tragedia e quello che ci lascia oggi, a 60 anni di distanza - aggiunge Padrin - Una catastrofe terribile, sia nelle dimensioni sia nelle dinamiche. Terribile perché ha provocato 1.910 morti, quasi 500 bambini, devastando comunità, famiglie, attività… una vallata intera. Terribile perché nei mesi e nelle settimane precedenti il 9 ottobre 1963 c'erano stati da più parti segnali di quello che sarebbe potuto accadere. Terribile anche perché ha segnato una ferita profonda, viva ancora oggi. E indimenticabile non solo per Longarone e per le comunità del Vajont, ma per l’intero Paese”.

E conclude.

“Indimenticabile è una parola forte, per la quale ringrazio il presidente Mattarella. Perché significa che non possiamo dimenticare. Significa che dobbiamo continuamente fare memoria perché non accadano altre catastrofi simili. Il presidente della Repubblica ha sottolineato l’importanza e la necessità della tutela del territorio. E il cambiamento climatico - Vaia nelle nostre zone - ci sta insegnando quanto sia davvero importante tutelare l’ambiente e il territorio. Da presidente della Provincia, oltre che sindaco di Longarone, mi sentirei di aggiungere tutela dei territori, perché l’Italia è fatta di zone non omogenee e oggi noi vediamo la necessità di utilizzare misure di tutela differenti per la montagna rispetto alla pianura. Tutela dei territori, infatti, significa anche consentire alle persone di rimanere a vivere in montagna, lasciando abitate le terre alte. Chi vive e lavora in montagna garantisce quel presidio che è nei fatti tutela del territorio. Per farlo servono i servizi, le risorse, la possibilità di intervenire con norme a misura di territorio e di montagna”.

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