l'occasione

In Nevegal arrivano le litografie di Vico Calabrò per scoprire la Belluno antica

In ordine cronologico, a partire dal 1114 e fino al 1934, il visitatore scoprirà ad esempio le città sepolte di Cordova e di Cornia in quel di Gron di Sospirolo, l’assedio e la conquista di Belluno da parte di Ezzelino da Romano

In Nevegal arrivano le litografie di Vico Calabrò per scoprire la Belluno antica
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Una mostra unica nel suo genere in Nevegal.

In Nevegal arrivano le litografie di Vico Calabrò per scoprire la Belluno antica

Venerdì 6 settembre, alle 18, il centro culturale polifunzionale “Filò Nevegal” al civico 381 del Piazzale Nevegal (presso il condominio Le Ginestre, nei locali del vecchio supermercato), prosegue la sua attività con l’apertura al pubblico della mostra dell’artista Vico Calabrò “CRONACHE DI BELLUNO, 13 litografie” sulla storia di Belluno antica e vera, con omaggi ad amici bellunesi in arte.

Il fulcro dell’esposizione è costituito da tredici litografie originali tirate nella stamperia di Giuliano Busato a Vicenza per le edizioni d’Arte Castaldi di Feltre. Alla prima di queste, Panorama di Belluno 21 ottobre 1973, seguono le rappresentazioni di fatti storici ed eventi leggendari o miracolosi avvenuti nel territorio bellunese. In ordine cronologico, a partire dal 1114 e fino al 1934, scopriremo ad esempio le città sepolte di Cordova e di Cornia in quel di Gron di Sospirolo, l’assedio e la conquista di Belluno da parte di Ezzelino da Romano, la predicazione in città di San Bernardino da Siena, la posa della prima pietra del campanile del Duomo, i festeggiamenti per il compleanno del papa bellunese Gregorio XVI.

La netta impressione è che da ogni litografia escano i suoni, i profumi, i colori e la gente delle rispettive epoche: nobili e umili, soldati e predicatori, frati e angeli, santi e strane figure di altri mondi. Le litografie sono accompagnate da altre opere, dedicate da Vico Calabrò ad amici, artisti a loro volta, a cui ha voluto rendere omaggio nel corso del tempo: Ugo Neri, Eliana Olivotto e Gianni Secco.

Vico nasce ad Agordo nel 1938 da papà palermitano e mamma cadorina. Prima ancora della scrittura è la pittura il suo modo di esprimersi, ma a quel tempo l’arte figurativa era considerata la porta di ogni vizio, per cui si trasferisce a Padova per studiare Medicina. Ma il destino è in agguato proprio là, perché in città conosce diversi pittori e scopre che la pittura, oltre che una vocazione, è anche un vero e proprio mestiere. E al cuore non si comanda.

Così, sapendo di andare contro il parere della famiglia, si iscrive all’Accademia di Belle Arti e comincia a seguire i maestri in ogni occasione possibile, rubando la tecnica con gli occhi. Con fatica e sacrifici, Vico va avanti per la sua strada perché “i treni passano per tutti, ma bisogna saperci salire: per non avere rimpianti e per capire se hai sbagliato.” L’arte dell’affresco gli ha permesso di diventare un maestro indiscusso per centinaia di allievi “frescanti”, che oggi stanno diffondendo in tutto il mondo questa tecnica esclusiva dell’arte italiana.

I paesi di Cibiana e Facen sono la testimonianza vivente della passione di Vico e di centinaia tra professionisti e allievi. Il suo lungo curriculum è costellato di mostre personali, dipinti murali e opere collocate in collezioni pubbliche e private (in Francia, Germania, Giappone, Olanda, Polonia, Romania, Brasile, Malta e Bulgaria), oltre a corsi, lezioni e incontri, libri illustrati e illustrazioni per giornali e riviste, cataloghi e libri d’arte. Oramai trentennale la sua collaborazione con il Giro d’Italia di ciclismo, per il quale disegna in itinere ogni anno tutta una serie di cartoline commemorative.

L’evento, che gode del patrocinio della Regione Veneto e del Comune di Belluno, nasce dalla collaborazione di Nevegallika con l’Associazione Proprietari Nevegàl, nell’ottica della promozione turistica e del rilancio del Colle. L’esposizione rimarrà aperta fino al 22 settembre con i seguenti orari: sabato mattina 10-12, pomeriggio 16-18; domenica mattina 10-12, pomeriggio 16-18.

Commenti
Anna Venezia

Bellissima e interessantissima mostra.Mi congratulo per la bella iniziativa e spero tanto nella continuità del filo'.La preparazione e la passione della Signora Bonato(mi scuso se ho sbagliato il nome) è garanzia di successo Complimenti!

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