Feltre

MontagnaTerapia sulle Dolomiti: sabato 27 maggio il primo appuntamento

Il progetto, proposto e coordinato dal Lions Feltre Host e patrocinato dal Comune di Feltre, ha incontrato da subito un grande entusiasmo in varie commissioni del CAI

MontagnaTerapia sulle Dolomiti: sabato 27 maggio il primo appuntamento
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Realizzare il primo sentiero ufficiale di MontagnaTerapia delle Dolomiti Patrimonio Mondiale UNESCO.

MontagnaTerapia sulle Dolomiti: sabato 27 maggio il primo appuntamento

Questo l'obbiettivo del Lions Club Feltre Host in collaborazione con il Leo Club di Feltre e il CAI (Club Alpino Italiano), che sabato 27 maggio vedrà il suo primo passo.

Con il termine MontagnaTerapia si intende “definire un originale approccio metodologico a carattere terapeutico-riabilitativo e/o socio-educativo, finalizzato alla prevenzione, alla cura e alla riabilitazione degli individui portatori di differenti problematiche, patologie o disabilità”.

L'appuntamento con il “trekking di comunità” è fissato alla piazzetta di Vignui (vicino all'ex Casel) con partenza alle 14.30: da qui, percorrendo un sentiero molto noto ed amato dai locali, ci si confronterà sulla possibilità di “trasformarlo” in un sentiero di MontagnaTerapia.

La passeggiata è aperta al pubblico di appassionati e vuole essere un momento propedeutico alla progettazione partecipata di questo nuovo sentiero tematico dedicato a individui o gruppi portatori di differenti problematiche, patologie o disabilità” spiega il presidente del Lions Club Feltre Host Emiliano Oddone.

L'idea ha visto la collaborazione di rappresentanti delle associazioni già citate, stimolati dal nuovo Primario del CSM (Centro di Salute Mentale) dell'ULSS 1 Dolomiti operativo all'Ospedale di Feltre, Dott. Angelo Brega; da questo “gruppo di lavoro” nasceranno la definizione della traccia, la realizzazione di un pannello esplicativo e un programma di accompagnamento che permetterà la sperimentazione e lo sviluppo di questo importante ed interessante approccio volto al benessere e alla salute mentale.

“Guarderemo alla Val di San Martino e al corso del Torrente Stien con occhi diversi, funzionali ad individuare le emozioni che dominano i diversi tratti del sentiero, cercando delle connessioni di carattere psicoterapeutico e classificando in termini di accessibilità i diversi tratti, soprattutto in ottica di un escursionismo adattato. - evidenzia ancora Oddone - La meravigliosa valle scavata dal Torrente Stien si presta perfettamente ad essere attraversata con questi scopi. Il progetto ha poi anche la valenza di combattere lo stigma che ancora diffusamente nel pensiero comune separa la malattia mentale dalla normalità, generando spesso dinamiche che allontanano dalla guarigione; un'attività, impreziosita sul piano operativo e relazionale dal sodalizio venutosi a creare, fondamentale in questo periodo storico segnato da un incremento dei disagi psicologici”.

Il progetto, proposto e coordinato dal Lions Feltre Host e patrocinato dal Comune di Feltre, ha incontrato da subito un grande entusiasmo in varie commissioni del CAI che da anni sostengono in vario modo un approccio terapeutico alla montagna. Si tratta in particolare del Gruppo Montagna che Aiuta e del CAI TAM della sezione feltrina del Club Alpino: mentre il primo si concentra nell'introdurre e sviluppare un approccio alla montagna inclusiva, solidale e accessibile, il secondo fa "terapia sociale", tutelando l'ambiente e promuovendo la conservazione dello stesso.

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