Sulle Dolomiti un megalodonte di 11 metri di lunghezza perfettamente conservato
Una mostra dedicata all’evoluzione di vertebrati e non solo che, ospitando esemplari di anfibi, rettili e uccelli si potrà visitare fino al 22 ottobre e che si pone in continuità con la proposta dell’estate 2022 sui dinosauri
Dopo il successo nel 2022 dell’esposizione dedicata ai dinosauri che dominarono la Val Fiorentina e molte altre aree del pianeta, il Museo Vittorino Cazzetta quest’estate propone di proseguire il viaggio, con un’esposizione dedicata all’evoluzione di vertebrati e non: un’eccezionale occasione per incontrare le specie che, a partire da 350 milioni di anni fa, iniziarono ad uscire dall’acqua arrivando a conquistare il cielo, ricostruite con rigore scientifico a grandezza naturale.
Sulle Dolomiti un megalodonte di 11 metri di lunghezza perfettamente conservato
“Testimonial” della nuova proposta sarà la riproduzione, per la prima volta esposta in Italia, dello squalo megalodonte, che con i suoi 11 metri di lunghezza, è uno dei più grandi e potenti predatori mai esistiti: per tutta l’estate, fino al 22 ottobre, dominerà la valle dalla terrazza del Museo.
Il pezzo più atteso è arrivato: la mostra “Evolution. Storie di cambiamento”, che riporta i dinosauri e altri animali preistorici, ricostruiti con rigore scientifico e a grandezza naturale, a Selva di Cadore (Belluno), facendo luce su nuovo avvincente capitolo della storia della vita sulla Terra e sullo scenario delle Dolomiti, è pronta ad aprire i battenti domani sabato 8 luglio (inaugurazione alle 10.30): da oggi troneggia sulla terrazza del Museo Vittorino Cazzetta il simbolo dell’esposizione, uno squalo megalodonte di 11 metri a grandezza naturale, il più celebre dei predatori marini, la cui riproduzione viene esposta in Italia per la prima volta.
La mostra dedicata all’evoluzione di vertebrati e non solo che, ospitando esemplari di anfibi, rettili e uccelli si potrà visitare fino al 22 ottobre e si pone in continuità con la proposta dell’estate 2022, l’esposizione “Dinosauri in carne e ossa. Val Fiorentina – Dolomiti ‘Le origini’”, che ha registrato 15 mila visitatori nell’arco di due mesi.
Il megalodonte e gli altri modelli di dinosauri e animali preistorici riprodotti a grandezza naturale e con l’aspetto che dovevano avere in vita sono stati ricostruiti da Geomodel, azienda specializzata nella ricostruzione di animali preistorici a grandezza naturale, in base agli studi scientifici di un team interamente italiano con la consulenza di paleontologi professionisti. Il format, unico nel suo genere, ha l'obiettivo di coinvolgere il pubblico (ragazzi e adulti) trasformando la visita in una vera e propria esperienza nel vasto mondo della paleontologia e in particolare quella nazionale. Il percorso espositivo è stato ideato e realizzato dal paleontologo Simone Maganuco.
La mostra approfondirà vari aspetti: dall'uscita dall'acqua dei primi vertebrati, alla conquista della terraferma, fino alla comparsa dei rettili e poi dei primi mammiferi, il passaggio evolutivo dai dinosauri all’origine degli uccelli, dagli errori di Jurassic Park ai paleoartisti di ieri e di oggi (i nostri antenati Sapiens, ma anche i nostri “cugini” Neandertaliani, ispirati dall'osservazione della natura e degli animali che abitavano le stesse regioni), fino all’incontro a tu per tu con lo squalo megalodonte.
Si scoprirà, infatti, che diverse specie in mostra erano presenti anche sulle Dolomiti quando, nel Triassico, tra i 251 e i 199 milioni di anni fa, si presentavano come un paesaggio in cambiamento tra mare, isole vulcaniche e barriere coralline, simili alle attuali Bahamas e alla costa continentale: qui non si hanno tracce dello squalo megalodonte (specie vissuta in epoche successive e che regnava incontrastata nelle acque costiere dell'Oceano Indiano, dell'Atlantico e del Pacifico), tuttavia sono stati rinvenuti tra le rocce resti di rettili marini come l'Ittiosauro e altri animali, che verranno valorizzati nel percorso espositivo.
Quando visitarla. Dall'8 luglio al 22 ottobre la mostra sarà aperta tutti i giorni con il seguente orario: mattina 10/13; pomeriggio 15/19. Dal 18 settembre al 22 ottobre, invece, il pubblico potrà visitarla agli stessi orari ma solo dal giovedì alla domenica (per dare più spazio alle scuole).