Emergenza

Il Veneto brucia: 10 incendi in meno di una settimana

Altra giornata impegnativa per le squadre di soccorso impegnate nello spegnimento del focolaio a Longarone... le fiamme continuano ad ardere

Il Veneto brucia: 10 incendi in meno di una settimana
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Una parziale buona notizia c'è: i focolai a Longarone e in Val di Zoldo sono quasi stati domati. Sono ancora attivi ma in fase di spegnimento. Ma è un altro l'aspetto che preoccupa. In meno di una settimana, infatti, in Veneto, sono stati almeno una decina gli incendi importanti che hanno interessato la regione. Non un buon risultato...

AGGIORNAMENTO DEL 29 MARZO 2022: Inferno di fuoco a Longarone, si lotta contro il vento e si spera nella pioggia. Un "esercito" di soccorritori, cittadini e volontari è ancora in azione per tentare di domare il rogo...

AGGIORNAMENTO DEL 28 MARZO 2022: Incendio a Longarone e Zoldo: l'inferno di fuoco corre lungo 5 chilometri. E' una situazione ormai tragica. E' stato il Governatore del Veneto Luca Zaia a fare il punto della situazione. E le notizie non possono essere rassicuranti...

Il Veneto brucia: 10 incendi in meno di una settimana

Poche ore fa è stato il Governatore del Veneto Luca Zaia a fornire l'ultimo bollettino disponibile in merito alla situazione emergenziale che si è create in Veneto, nel bellunese, a causa degli incendi di vaste proporzioni che hanno devastato il territorio. Nello specifico, quello situato geograficamente nell'area di Fortogna a Longarone, è ancora attivo.

Il presidente della Regione ha rassicurato, però, sullo stato degli altri focolai, "tutti domati e spenti". All'appello, come detto, manca solo quello di Longarone, che poi è quello che sta destando anche più clamore mediatico. Le fiamme infatti sono arrivate vicine alle case e hanno sfiorato, in qualche punto, il cimitero delle vittime del disastro del Vajont.

"Gli incendi boschivi sono delle “brutte bestie”, quando si pensa di averli domati si riaccendono improvvisamente e diventano anche più aggressivi. Gli uomini sul campo sono professionisti, a cui va un grande grazie, per la tutela della salute della gente veneta e per la tutela del territorio che viene, purtroppo in questo modo, depauperato".

Ecco il report dei roghi che hanno interessato il Veneto solo negli ultimi giorni, giusto per capire quanto il fenomeno, evidentemente agevolato dalla siccità che ha reso la natura circostante facilmente attaccabile dalle piante, diffuso.

I casi degli ultimi giorni

  • Domenica scorsa è scoppiato un incendio boschivo in comune di Borso del Grappa.
  • Sempre domenica, rogo a Marano di Valpolicella e un altro a Vedelago sulle sorgenti del Sile.
  • Altri due a Cappella Maggiore e a Erbezzo, entrambi spenti e bonificati.
  • Un incendio anche a Sovramonte e un altro in località Stoccaredo a Gallio. Le aree interessate dagli incendi, dopo lo spegnimento, sono state bonificate anche con l’ausilio di una squadra di operai forestali della Regione.
  • Un incendio a Pederobba, presso l’agriturismo Col Maor.
  • Un altro, sempre poi domato, ad Affi, località Eremo San Fermo.
  • In Val di Zoldo, un incendio che poi si è riattivato. Un altro è scoppiato a Soffranco, addirittura nei pressi di abitazione con residenti.
  • Nelle ultime ore è scoppiato anche un incendio boschivo a Piovene Rocchette, località Angelo Monte Summano, e a Vestenanova nel veronese, con una intensa attività di incendio sotterraneo per cui si è rilevata necessaria un’azione di bagnatura soprattutto lungo i margini, anche con intervento dell’elicottero della Regione che ha effettuato numerosi lanci.

"Nelle ultime settimane il problema degli incendi boschivi si è intensificato, ma vanno evidenziati due aspetti: 1) gli incendi più grossi sono stati immediatamente presi in carico e spenti; 2) questo risultato è dettato da un Piano regionale che ha permesso, proprio negli ultimi anni, di ridurre del 50% il pericolo di incendi boschivi.

Si è passati, infatti, da una media di 122 incendi all'anno, nel periodo antecedente al 2000, a una media di 62 incendi all'anno (-50%), nel periodo successivo al 2000. Non solo: si è registrata anche una notevole riduzione dell'estensione media degli incendi, che è passata da 8 ettari a 3,6 ettari (-55%)".

Ecco il resoconto dell'inferno a Longarone

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