Covid, Zaia: “Stop all’attività chirurgica non urgente” | +3815 positivi | Dati 7 novembre 2020
In vigore nei prossimi giorni, sia negli ospedali pubblici che privati della regione, un nuovo provvedimento per evitare di occupare terapie intensive.
Il punto stampa quotidiano da Marghera del Governatore Zaia.
Bollettino aggiornato
Quasi 20mila tamponi molecolari effettuati nelle ultime 24 ore, +3.815 positivi oggi, 17.940 persone in isolamento, ricoverati 1410 (+109), terapie intensive 186 (+12), i morti nelle ultime 24 ore sono stati 25. Una cinquantina in totale i nuovi letti occupati in ospedale per malati Covid.
“Ribadiamo che siamo quasi a metà percorso, se guardiamo la curva della seconda ondata – ha detto Zaia – Ma i prossimi saranno ancora giorni di ascesa. Il problema più impellente è quello degli accesi nei Pronto soccorso, dove i numeri sono praticamente raddoppiati rispetto a marzo. Ma il 70% di quelli che entrano poi tornano a casa, quindi per favore evitate accessi inutili che vanno ad intasare le strutture”.
La metafora usata dal Governatore è quello dell’arrivo di un uragano: “Noi stiamo svolgendo tutta l’attività preparatoria, stiamo inchiodando le porte”.
No a ulteriori restrizioni
Poi la conferma:
“Non abbiamo in animo di fare ulteriori restrizioni come Regione, crediamo che al momento bastino quelle che ci sono già come il coprifuoco e le chiusure di locali dopo le 18 e delle scuole superiori – ha sottolineato Zaia – Per cui niente mini lockdown in Veneto“.
E sulle voci di possibili cambi di fascia, per il Veneto da gialla ad arancione, Zaia conferma di “non aver alcuna indicazione dal ministero in tal senso“. Ma, ha ribadito, “dipende da noi”.
Covid Hospital: il punto dell’assessore Lanzarin
Ha preso poi la parole l’assessore Lanzarin, che ha fatto chiarezza sui provvedimenti Covid Hospital e sospensione attività ordinarie negli ospedali per la Fase 4.
più perché tra pochi giorni saremo al livello 4. Per cui ci sarà sospensione più decisa che coinvolgerà anche strutture private e convenzionate“.
Che cosa prevede?
“La sospensione in ogni struttura di tutta l’attività chirurgica programmata che prevede terapia intensiva post operatoria, e la sospensione di operazioni chirurgiche interniste programmate. In più è disposto lo stop per l’attività specialistica ambulatoriale ordinaria”.
Si tratta in sostanza dello stesso provvedimento adottato a marzo durante la prima ondata.